ANNO 14 n° 111
''No all'alta velocitā ad Orte''
Potere al Popolo Tuscia č contrario alla fermata del Frecciarossa
19/11/2018 - 10:58

Riceviamo e pubblichiamo da Potere al Popolo

ORTE - Lo scorso 14 novembre il Consiglio Comunale di Orte si è riunito in seduta straordinaria per deliberare sulla richiesta a Trenitalia di una fermata di Alta Velocità, o addirittura di un punto di partenza, presso la stazione di Orte: tutti, senza distinzione alcuna e in grande accordo, hanno votato a favore della proposta. Del tutto diversi i contenuti della petizione lanciata dal Comitato Pendolari di Orte su Change.org e sottoscritta da ben 1.038 pendolari – firme consegnate all’Assessore Regionale ai trasporti lo scorso giugno.

E allora non possiamo fare a meno di domandarci se quella dell’Alta Velocità non sia l’ennesima trovata in nome di uno ‘sviluppo economico e turistico’, che però andrebbe esclusivamente a scapito dei lavoratori e a favore di pochi.

Si dice che l’esigenza dell’AV sarebbe giustificata dall’intento di far uscire la provincia di Viterbo dall'isolamento, sia stradale sia ferroviario, che costituirebbe di fatto un limite allo sviluppo territoriale e creerebbe enormi disagi per chi viaggia. Ecco, soffermiamoci proprio sugli enormi disagi per chi viaggia e soprattutto di chi lo fa per lavoro o per studio e con regolarità quotidiana. Davvero l’investimento di denaro pubblico sull'Alta Velocità è ciò di cui pendolari hanno bisogno?

Basta aprire la pagina del Comitato Pendolari Orte e leggere i tanti comunicati, le petizioni e le richieste – sistematicamente inascoltate – per rendersi conto che ciò che preme a chi su quelle linee ferroviarie passa circa metà della propria giornata, è ben altro.

Invece di pensare all’Alta Velocità, si dovrebbe mettere al centro la qualità della vita dei lavoratori e degli studenti pendolari, perché: nessuno si veda l’orario di lavoro raddoppiato per via della soppressione dei treni, dei ritardi dovuti anche ai prolungamenti della tratta dei regionali ‘veloci’ che impiegano più di un’ora per percorrere un tragitto di appena 33 minuti, perché troppo spesso, proprio a causa della precedenza all’Alta Velocità, vengono dirottati sulla linea lenta; madri e padri non si vedano costretti a sottrarre tempo prezioso a loro stessi e ai loro figli, ma anche denaro per ore extra a baby-sitter; si possa usufruire di un parcheggio adeguato e funzionale, mentre i costi dell’attuale sono continuamente in aumento, con sistemi di pagamento obsoleti; gli utenti non rischino di ammalarsi a causa di un riscaldamento difettoso o debbano portarsi teli coprisedile per lo stato di sporcizia in cui versano vagoni paragonabili a carri di bestiame: ecco dove e come i pendolari sono costretti a viaggiare.

Potere al Popolo Tuscia e Rifondazione Comunista si oppongono con fermezza all’ennesima truffa ai danni dei pendolari e chiedono alle Amministrazione Locali che venga ascoltato il Comitato Pendolari di Orte e si risolvano le criticità da loro denunciate; che si intensifichi il traffico dei Regionali Veloci; che si riducano i ritardi; che si migliori l’attuale servizio, il cui costo supera di gran lunga la qualità. Oggi e sempre in lotta per i diritti dei lavoratori e degli studenti.






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