ANNO 14 n° 111
''No, caro Matteo'', una lettera aperta a Renzi
Domani alle 18 la presentazione a San Sisto del libro di Guido Castelli
29/09/2016 - 10:07

VITERBO - Domani, venerdì 30 settembre ore 18, presso il complesso monumentale San Sisto si terrà la presentazione del libro ''No, caro Matteo''.

Una lettera aperta di un sindaco, Guido Castelli, deluso dal ''sindaco d'Italia'', al tempo del Referendum costituzionale e della protesta globale nelle città e in Europa.

La fiducia del cittadino per le istituzioni può ripartire solo da qui: dal comune. Dal rapporto con il sindaco. A condizione che il primo cittadino non venga trasformato in sceriffo di Nottingham, incaricato di imporre tasse sempre più alte, non per dare servizi migliori agli abitanti della sua città, ma per colmare il debito dello Stato. È quello che negli ultimi anni è stato chiesto si sindaci d'Italia.

Proprio da chi si presentava come ''sindaco d'Italia'', Matteo Renzi, a capo di un governo che ha promosso una riforma costituzionale che sancisce la fine dell'autonomia locale e della responsabilità delle amministrazioni locali.

Ai comuni è stato chiesto di tagliare e tassare. Tagliare i bilanci, quindi i servizi, e di aumentare le tasse locali, da riversare nel bilancio dello Stato. In questo percorso il Governo Renzi ha seguito e perfezionato il disegno del Governo Monti.

A tal proposito il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, ha scritto una lettera aperta al premier che, da ''sindaco d'Italia'' è diventato, secondo lui, ''sindaco pentito'' e forse anche per questo è stato sconfitto alle ultime elezioni amministrative. Una lettera aperta di grande attualità politica nel tempo della rinascita dei localismi in Europa e alla vigilia del referendum costituzionale, che in Italia, se approvato, metterebbe una pietra tombale sul principio di sussidiarietà, sull'autonomia locale e sulla responsabilità di chi governa le nostre città.







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