ANNO 14 n° 111
Niente numero legale
salta l'assemblea Ato
Soltanto 11 Comuni presenti
ieri mattina a palazzo Gentili
25/04/2015 - 00:01

VITERBO - Niente da fare. Manca il numero legale e dunque salta l'assemblea dell'Ato, chiamata a pronunciarsi su una serie di questioni non solo tecniche ma di una certa rilevanza, visto che all'ordine del giorno c'è, fra gli altri, anche il bilancio. Nella sala del Consiglio di palazzo Gentili i sindaci presenti sono davvero pochi: sufficienti per dar vita al comitato ristretto che è un organo consultivo.

A prendere le decisioni, però, è il plenum. Ci vorrebbe la presenza di almeno 21 amministrazioni comunali, sulle 61 (58 della Tuscia e 3 della provincia di Roma) chiamate all'appello. Alla conta finale, i numeri dicono 11 comuni. Troppo pochi. Se ne riparla la prossima volta, quando a guidare l'ente di via Saffi ci sarà un'altra maggioranza e, con tutta probabilità, di opposto orientamento.

Nel comitato ristretto, alla presenza dei vertici di Talete e dello stesso Ato, si discute di tariffe e degli adeguamenti disposti dall'Autorithy competente, del bilancio consuntivo del 2014 (spesa complessiva di 622mila euro) e di quello di previsione del 2015 (previsto un esborso pubblico di 586mila euro). Tutti d'accordo sull'ingresso in Talete del Cobalb che cederà il servizio di depurazione, mentre la proprietà rimarrà ai Comuni che fanno capo al consorzio. La Regione darà una mano con un esborso di 2,2 milioni di euro per gli indispensabili adeguamenti tecnici. Tutto qui, ma il comitato ristretto che svolge i suoi lavori in serenità, trovando tutti d'accordo, si esaurisce abbastanza in fretta. Per la polpa bisognerà aspettare tempi diversi.






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