ANNO 14 n° 88
Natale Viterbese
Ciorba: ''Quando la
cittā č unita vince''
Festa a piazza Fontana Grande
21/12/2014 - 00:10

di Roberto Pomi

VITERBO - ''Quando la città è unita vince, altrimenti perdiamo tutti'', questo il flash più significativo scattato da Marco Ciorba sulla tre giorni natalizia di piazza Fontana Grande. Venerdì la parata d’apertura, una specie d’abbraccio ai viterbesi. Poi spettacoli e iniziative di qualità, che termineranno oggi pomeriggio con l’arrivo a piazza Fontana Grande del presepe vivente.

Una maglia fitta e complicata, costruita in quattro mesi di lavoro. E’ questo il segreto di ''Babbo Natale a Viterbo, un dono per la solidarietà''. Ciorba ha giocato da regista nell’iniziativa, spendendo bene il suo titolo di consigliere comunale con delega al volontariato. E proprio il terzo settore ha costituito l’ossatura di una roba che ha dimostrato sul campo di funzionare, ponendosi in buona sostanza a modello anche per altri comparti della vita pubblica.

''Me lo auguro che tutto questo diventi un modello'', commenta Ciorba. ''Bisogna costruire i progetti dal basso – continua – e coinvolgere quante più realtà possibile. Per questa iniziativa siamo partiti dalle 100 realtà associative che fanno parte della consulta del volontariato, ma poi è entrata dentro veramente gran parte della città. Sono scesi in campo con noi i comitati cittadini, le parrocchie, dalle frazioni hanno dato una risposta straordinaria, i centri anziani ma anche i negozianti.

Domenica chiuderemo Porta Romana per questa iniziativa e nessuno ha avuto niente in contrario. Poi, finalmente, è stato dato un senso alla liberazione dalle auto di piazza Fontana Grande. Questa è la strada da seguire''.

L’evento inizia a entrare nelle teste della consulta del volontariato durante la festa, sempre a piazza Fontana Grande, di maggio scorso. A settembre Ciorba ha già in mano una bozza, su cui ha lavorato con il direttivo della consulta. Ogni giorno si è aggiunto un pezzo. Una tela tessuta su tre linee perno: dare una mano a chi è in difficoltà, promuovere il valore della solidarietà nei più piccoli e costruire l’integrazione.

Così si è messo al centro Babbo Natale e si è chiesto a tutti di trasformarsi in ''donatori''. L’8 dicembre l’iniziativa si è mossa dalle frazioni, in questi giorni l’epicentro è diventato Viterbo. Chi si reca in piazza per una foto con Santa Claus e i suoi elfi (i ragazzi speciali Juppiter), per la pesca o l’acquisto di oggetti regalo al mercatino della solidarietà (dentro l’ex tribunale), per assistere al teatro in Lis o agli spettacoli può portare con sé un dono: giocattoli, vestiti, alimenti. Così si fa Natale per tutti.

''Abbiamo già due enormi stanzoni pieni di doni'', racconta con soddisfazione Ciorba. Verranno distribuiti là dove servono attraverso la rete delle parrocchie e delle case famiglia. Per quanto riguarda la manifestazione ognuno ci ha messo del suo: chi la banda, chi i volontari, chi gli sbandieratori. Il meglio di Viterbo è venuto fuori così, come un regalo inaspettato.






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