VITERBO – (b.b.) E’ stato fermato dai carabinieri del Roni di Viterbo con in tasca oltre 46 grammi di cocaina, così per R.D., originario della Repubblica Dominicana, sono scattate le manette. Assieme a lui, a finire agli arresti nel novembre del 2013, un connazionale, E.C., classe 1977: all’interno del suo appartamento gli uomini dell’Arma hanno trovato circa 2 etti e mezzo di altra sostanza stupefacente. Purissima, da confezionare in dosi e da immettere, poi, sul mercato.

Poco meno di 300 grammi di cocaina, la droga sequestrata in tutto, che secondo il sostituto procuratore Stefano D’Arma, che all’indomani dell’arresto ne chiese la convalida e dispose per entrambi la custodia in carcere, avrebbe potuto fruttare migliaia di euro di facili guadagni.

Ieri, a mesi di distanza dal patteggiamento di E.C. che, per l’accusa avrebbe avuto solamente il ruolo di custode della sostanza, è arrivata la condanna pesantissima a carico di R.D.: quattro anni di reclusione e 18mila euro di multa, nonostante lo sconto di un terzo per il rito abbreviato a cui l’imputato era stato ammesso.

Una sentenza, letta dal giudice Silvia Mattei, dopo pochi minuti di camera di consiglio, che ha superato di gran lunga le richieste del pm che per il 44enne aveva chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione e 12mila euro di multa.

La droga, sotto sequestro da ormai sei anni, verrà confiscata e distrutta.