ANNO 14 n° 89
Nasce la prima organizzazione dell’olivicoltura italiana
E' frutto di una fusione tra Unasco e il consorzio nazionale
19/10/2018 - 12:57

VITERBO - “La nascita di ITALIA OLIVICOLA è una grande notizia per tutta la produzione italiana e una grande opportunità per tutti gli olivicoltori, soprattutto per quelli delle Regioni dell’Italia centrale, chiamati ad un grande sforzo unitario per rilanciare tutto il settore”.

Fabrizio Pini, Presidente della O.P. Appo Viterbo e nuovo Vice Presidente di Italia Olivicola, con queste parole ha commentato la nascita della prima organizzazione dell’olivicoltura italiana, presentata nei giorni scorsi a Roma, frutto della fusione tra Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (CNO) e Unasco.

“ITALIA OLIVICOLA sarà lo strumento per tutti gli olivicoltori per continuare a produrre qualità grazie al sistema di tracciabilità che consente agli oli dei produttori italiani di arrivare già in 42 paesi del mondo – ha evidenziato Pini -. Ci batteremo affinchè venga chiuso l’iter del riconoscimento della IGP Roma con parametri più stringenti di quelli previsti in grado davvero di proteggere e promuovere l’extravergine prodotto in loco”.

 

Così come in gran parte dell’Italia, non sarà un’annata olearia particolarmente felice per le Regioni centrali.

A causa, infatti, soprattutto delle gelate, Lazio (-29%) e Umbria (-18%) portano un segno negativo nella variazione della produzione rispetto alla campagna precedente.

Laddove gli effetti delle gelate sono stati più incisivi le contrazioni produttive superano il 50%, ad esempio in provincia di Rieti, Roma, parte di quella di Viterbo e nello spoletino. Laddove, invece, le temperature sono state meno severe o le condizioni microclimatiche hanno protetto le piante o le varietà sono risultate meno sensibili, si sono avute buone fioritura, allegagione e fruttificazione e le produzioni diminuiscono di poco rispetto allo scorso anno.

“Anche per superare problemi stagionali come quelli che affossano la produzione in questa annata è necessario fare squadra, fare rete tra realtà cooperative regionali ed extraregionali, sempre naturalmente nel nome della qualità, per consentire di creare più valore per i produttori e per promuovere sempre meglio l’eccellenza del nostro olio extravergine d’oliva”, ha concluso Pini.

 






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