VALLERANO – (b.b.) Con un colpo secco di carabina avrebbe ucciso Willy, un piccolo meticcio di proprietà di un suo compaesano. Per questo A.A., un 63enne di Vallerano, è finito alla sbarra.

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, il 6 luglio del 2017, in piena estate, l’imputato, difeso e rappresentato in aula dall’avvocato Mara Manfredi, ''per crudeltà e senza necessità, avrebbe cagionato la morte del cane meticcio, colpendolo con un colpo da arma da fuoco sparato con una carabina ad aria compressa'', come si legge nel decreto di citazione diretta a giudizio.

Pronta a scendere in campo ''Incrociamo le zampe onlus''. L’associazione ha già annunciato, infatti, di volersi costituire parte civile nel processo a carico dell’uomo. Cosa che con ogni probabilità avverrà alla prossima udienza, fissata dal giudice Silvia Mattei per il prossimo 14 giugno.

Sul 63enne l’accusa di uccisione di animali, un reato, previsto dall’articolo 544 bis del codice penale, per cui si può subire una condanna fino a due anni di reclusione.