ANNO 14 n° 115
Morte di Aurora, le telefonate al medico di base e al 118 al vaglio della procura
Il legale della famiglia: ''E’ il momento del dolore. Le indagini per accertare cosa è successo''. Oggi alle 15 i funerali della 16enne a Montefiascone
19/02/2020 - 06:44

MONTEFIASCONE – (b.b.) ''Aurora sta male, respira a fatica e ha un forte dolore al petto. Cosa devo fare?''. È al medico di famiglia che la madre della 16enne trovata morta sabato scorso nel suo letto, si è rivolta per prima quando ha visto la situazione farsi sempre più preoccupante.

''Sta male. Cosa devo fare?''. Un consiglio al quale il dottore avrebbe risposto in maniera semplice e diretta: ''Portatela in pronto soccorso''.

È venerdì e Aurora Grazini arriva all’ospedale di Belcolle, ''con dolori al petto e fatica nella respirazione'' come più volte sottolineato dalla madre. Le viene diagnosticata una crisi di ansia e dopo averle somministrato delle gocce di En, un noto calmante in commercio, viene dimessa. Tornata a casa, ''sempre più debole e affannata'' si butta sul letto, dove morirà qualche ora più tardi. Per lei, nonostante un disperato intervento da parte del personale medico giunto sul posto con ambulanza ed elicottero, non ci sarebbe stato nulla da fare.

A chiamare i soccorsi è stata proprio la madre della ragazza, disperata e sconvolta: ora quella telefonata, assieme alla conversazione con il medico di base avvenuta ore prima della tragedia, sarebbero state acquisite dalla procura e depositate nel fascicolo per omicidio colposo, che da ieri porta il nome del primario del pronto soccorso viterbese, il dottore Daniele Angelini, assistito dall’avvocato Fabrizio Ballarini. Sarebbe sua la firma sul referto che, assieme all’intera cartella clinica di Aurora – compresi gli esami e le prescrizioni mediche -, è al vaglio degli inquirenti.

Ieri è stato svolto l’esame autoptico sul corpo della 16enne, andato avanti per oltre tre ore e mezzo. Presenti, oltre alla dottoressa Benedetta Baldari, consulente della procura, anche il dottore Daniele Cimarello, per la famiglia Grazini e la dottoressa Dalila Ranalletta, per il medico indagato. Ci vorranno 60 giorni per i primi risultati.

Prima di allora bocche cucite.

''La famiglia ribadisce la piena fiducia nel lavoro degli inquirenti – sottolinea l’avvocato Giuseppe Picchiarelli, legale della famiglia Grazini - Non ci uniremo al coro di chi ha già deciso nomi, cognomi e qualità dei colpevoli. Siamo ben consapevoli che nel nostro ordinamento vige la presunzione di non colpevolezza e intendiamo rispettarla noi per primi, evitando di equiparare gli indagati ai colpevoli, in special modo in una vicenda così tragica. Questo è il momento del dolore. Le indagini dovranno accertare cosa è successo ad Aurora chiarendo una serie di elementi. Tra i più rilevanti occorrerà chiarire per quale ragione si è recata a Belcolle, cosa è stato fatto al pronto soccorso, quali sono state le ragioni della morte e, solo da ultimo, comprendere se la morte è stata in qualche modo cagionata da condotte omissive o comunque colpose, chiarendo quindi se ci siano state responsabilità di sorta. Prima di questi chiarimenti non è possibile fare altro che ipotesi, ma intendiamo sottrarci dal clima di caccia alle streghe che non aiuta nessuno, né gli inquirenti, né la famiglia né i servizi pubblici di cui tutti quotidianamente usufruiamo''.

Oggi pomeriggio, alle ore 15, l'ultimo saluto ad Aurora a Montefiascone, nella chiesa di San Flaviano.

Facebook Twitter Rss