ANNO 14 n° 89
''Monterazzano, la buca fatta solo un mese fa, è già strapiena di monnezza''
Dopo l'incendio a Casal Bussi, il sito di trasferenza è saturo: ''In una situazione di crisi come questa continuano gli scarichi da Rieti, Civitavecchia e Roma nord''
19/07/2017 - 07:15

di Irene Minella

VITERBO – ''Ci risiamo, a Monterazzano la stazione di trasferenza è piena''. Ecco che sta per tornare (se mai fosse passata) l’emergenza rifiuti a Viterbo. Dopo l’incendio della discarica di Casale Bussi e la conseguente chiusura dell’impianto, il Comune ha deciso di dirottare parte dell’immondizia del capoluogo a Monterazzano, come soluzione di assoluta emergenza. Ma ''la buca è già piena di monnezza'' spiega a Viterbonews24 un’autista dipendente di una ditta esterna.

''Siamo di nuovo in fila, ogni giorno, per almeno 5 ore sotto il sole cocente e con i camion pieni di rifiuti, la puzza ci uccide – racconta l’autista che per ovvie ragioni preferisce rimanere anonimo -. A Monterazzano, soluzione alternativa a Casale Bussi, è il caos. La buca, creata solo un mese fa come sito di trasferenza, è già piena di monnezza. La quota dei rifiuti è stata in pochissimo tempo raggiunta e ora noi scarichiamo l’indifferenziata solo in base a quanta ne esce e non abbiamo nemmeno la certezza di farlo''.

''Non è possibile che in un momento come questo, in piena estate quando i rifiuti vengono prodotti in quantità maggiori – prosegue l’autista – si arrivi a queste condizioni. Niente niente qualcuno avrà interesse a creare una simile condizione?''

Con la chiusura dell’impianto di stoccaggio di Casale Bussi sulla Teverina di proprietà di Ecologia Viterbo, a causa dell’incendio divampato nella notte tra il 3 e il 4 giugno sulle cause del quale si sta indagando, l’immondizia del capoluogo della Tuscia e provincia è stata dirottata non solo verso il sito provvisorio di Monterazzano, ma anche nelle discariche fuori regione. A Orvieto, presso La Crete, i rifiuti viterbesi saranno raccolti per un massimo di 18mila tonnellate in 60 giorni, e nei depositi di stoccaggio toscani, Rosignano Marittimo (LI), Massarosa (LU) e Terranuova Bracciolini (AR), per un massimo di 18mila tonnellate in 80 giorni.

Eppure in tutta questa situazione di emergenza continua a giungere a Viterbo l’immondizia di fuori provincia, come spiega a Viterbonews24 l’autista di una ditta esterna: ''In questa condizione di caos non si sono fermati nemmeno gli scarichi di rifiuti provenienti da Rieti, Civitavecchia e Roma nord''.





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