ANNO 14 n° 111
Mobilitazione nazionale
contro la Orte - Mestre
Organizzata dalla rete dei movimenti
ambientalisti per il 20 e 21 settembre
19/09/2014 - 00:01

VITERBO - Da Terni a Ravenna, attraverso la Tuscia, saranno tante e diffuse le iniziative e le mobilitazioni che sabato 20 e domenica 21 settembre verranno organizzate per dire ''No'' al progetto della nuova Autostrada Orte-Mestre, di cui fa parte l'autostrada Tirrenica. Un progetto lungo 400 km, che tocca cinque Regioni e prevede la trasformazione a pedaggio della E45 oltre alla realizzazione di una nuova autostrada (la Romea), definita ''devastante da Legambiente.

''La nuova autostrada - dice una nota diffusa da Legambiente e dalla rete nazionale 'Stop Orte-Mestre' - attraverserà aree delicate come il Parco del Delta del Po, le Valli di Comacchio e del Mezzano. La sua realizzazione - prosegue - costerebbe oltre 10 miliardi di Euro, di cui almeno 4 miliardi dovranno essere garantiti dallo Stato. Eppure una alternativa più economica e sostenibile esiste, ed è quella di mettere finalmente in sicurezza la superstrada E45 e la SS309 Romea, deviando il traffico pesante sulla A13, potenziando il trasporto ferroviario attraverso l'Appennino e il collegamento con i porti dell'Adriatico''.

La manifestazione è stata indetta perché il governo Renzi, con il Decreto Sblocca Italia, ha deciso di dare un accelerazione al progetto e di spingere come priorità del Paese proprio le autostrade. Lo Sblocca Italia permette, infatti, una defiscalizzazione da 2 miliardi di euro per l'opera.

''Purtroppo - sostengono gli ambientalisti - quel provvedimento è un autentica sciagura per le politiche dei trasporti in Italia, per una visione arretrata delle infrastrutture e devastante per il paesaggio italiano. Basti dire che oltre il 47% delle risorse infrastrutturali va a strade e autostrade e solo l'8% viene destinato alle aree urbane, dove si concentrano i veri problemi di congestione e larga parte della domanda di mobilità del Paese. Neanche l'evidente e recente fallimento dell'autostrada Brebemi, praticamente senza auto, ha convinto il ministro Lupi ad invertire la rotta rispetto alle scelte infrastrutturali''.

Legambiente organizza attraverso i propri circoli iniziative a Dolo, Piove di Sacco e Ravenna. La mobilitazione di Legambiente continuerà anche il 22 in Emilia Romagna, ''con una viaggio sui luoghi dello scempio'', dove inizierà il tracciato della nuova autostrada fino al Po, dando informazioni ai cittadini, incontrando gli agricoltori raccogliendo interviste e foto della campagna minacciata.

''Perché battersi contro un opera che potrà creare vantaggi solo per coloro che gestiranno i cantieri e le risorse pubbliche, è una scelta di civiltà - conclude Legambiente -. Nella drammatica crisi che sta vivendo il Paese abbiamo bisogno di investire in interventi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio, in politiche per il trasporto ferroviario e non di buttare miliardi di euro di soldi pubblici in un opera devastante''.






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