CIVITA CASTELLANA – Quattro processi in un solo giorno. È il ''succulento’’ bottino di uno stalker seriale finito alla sbarra per aver perseguitato la ex, la sorella della ex e la madre della ex. Quasi una famiglia intera vessata dai suoi comportamenti. O almeno questo è ciò che raccontano.
Ieri, davanti al giudice monocratico Silvia Mattei, l’inizio di tutti i procedimenti a carico di L.D.S. arrestato l’ultima volta a luglio del 2017 dai carabinieri di Civita Castellana. L’ultima di una serie di restrizione e richiami rivolti dal personale dell’arma all’uomo.
Dal 2014 fino allo scorso luglio, L.S.D. avrebbe in più e più occasioni perseguitato la vecchia compagna, minacciandola e rivolgendole parole di ingiuria. Tanto da costringere il gip di Viterbo a emettere un divieto di avvicinamento alla donna.
Divieto disatteso a metà estate, quando il 42enne si sarebbe presentato sotto casa della donna, richiamandone l’attenzione. Urla e parolacce che non sarebbero passate inosservate al vicinato e alla famiglia della ex, costretta a scendere in strada per calarlo e allontanarlo.
A quel punto, la reazione dell’uomo da cui sarebbe nata una colluttazione: da una parte il L.D.S., dall’altra le donne. La madre e le due figlie.
Tutti finiti in ospedale con lesioni guaribili in pochi giorni, ora si ritrovano in tribunale. Come imputato e parti offese.
Uno a rispondere di stalking e ingiuria, le altre a chiedere giustizia.
Tre gli episodi nello specifico contestati all’uomo: a Faleria, Civita Castellana e Nepi, rispettivamente datati 2014, 2016 e 2017.
Si tornerà in aula il prossimo 24 ottobre. Tra quasi un anno, per ascoltare i primi testimoni dell’accusa.