ANNO 14 n° 109
Milioni: ''Lascio il M5S, sta prendendo una deriva a mio avviso troppo di sinistra''
23/09/2018 - 10:04

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Sandro Milioni:

Sono Sandro Milioni, sono stato uno dei candidati del M5S alle elezioni comunali del 10 giugno scorso.

Ora ho però deciso di lasciare i 5 Stelle di Viterbo in quanto non mi sento in sintonia con le idee di alcuni membri del gruppo. In particolare, da un pò di tempo a questa parte il Movimento sta prendendo una deriva a mio avviso troppo di sinistra, specie nel trattare argomenti come l’immigrazione e la conseguente accoglienza dei migranti in città.

Io non conosco questo mondo perché non ci sono a contatto, ma soprattutto non è il mio lavoro e quindi è forse per questo che non ne faccio uno dei punti cardine del Movimento. Ma mi sembra di capire che anche i 5 Stelle al Governo non abbiano fatto dell’accoglienza e dell’integrazione il loro punto focale, cosa invece paventata dal PD, motivo per cui mi sono allontanato da quest’ultimo.

Con riguardo ad alcuni episodi accaduti in questi mesi in città, come il diverbio intercorso al Pilastro tra residenti e alcuni stranieri di colore, alcuni grillini hanno discusso di tematiche multirazziali - come la questione della sicurezza a S. Faustino, dove tra l’altro abbiamo la nostra sede - sempre a favore degli immigrati, costretti ad esempio dalle loro condizioni economiche ad accettare appartamenti in locazione in nero dai ''cattivi'' Viterbesi.

A mio parere, all’interno di questo Movimento si pensa ai diritti degli stranieri ma non si rispettano i diritti degli italiani, in particolar modo il diritto di opinione dei membri del gruppo stesso del M5S. Difatti sere fa, durante una delle nostre riunioni, dopo aver espresso il mio parere su alcune iniziative intraprese nella nostra campagna elettorale, secondo me rivelatesi degli autentici flop, sono stato invitato da uno dei presenti ad uscire dalla sede e a risolvere la faccenda tra noi due nel vicolo. Questo atteggiamento alla Rocky ''il mio ring è la strada'', oltre ad essere infantile e maleducato è anche antidemocratico. Io naturalmente non sono caduto in tale trappola provocatoria, ma il fatto la dice lunga su cosa avviene in realtà all’interno del gruppo grillino viterbese: ho avuto modo di sapere che diversi appartenenti ad esso, prima del mio arrivo se ne erano già andati per approdare ad una lista civica di Chiara Frontini. Lista che ha ottenuto un risultato elettorale certo più rilevante rispetto al M5S.

Fortunatamente non tutti loro sono così: ci sono anche persone veramente squisite e molto volenterose. Purtroppo la parte più arrogante del Movimento prende il sopravvento: basti pensare che il nostro candidato a Sindaco avrebbe dovuto essere una donna, che però dopo essere stata votata dalla maggioranza è stata indotta a fare un passo indietro per lasciare il posto alla candidatura di Erbetti, causa le accuse di incompetenza rivoltele da questi. Accuse in genere mosse al M5S dagli altri partiti, e a livello locale lanciate invece al suo interno.

Il solo fatto di effettuare le riunioni alle 22,30 in un contesto scomodo per il parcheggio, nonché salito più volte alla cronaca per risse tra bande di stranieri, rivela la reale intenzione del Movimento circa l’avvicinarsi ai cittadini. Credo di aver capito che la stessa Elisa Galeani,candidata grillina alle parlamentari,non sia stata supportata adeguatamente dal nostro gruppo. È forse anche per questo che durante la campagna elettorale per le comunali non si sono visti a Viterbo personaggi politici di spicco del governo pentastellato.

Un Movimento dove, come affermato nella nostra chat di gruppo, ''nessuno caccia nessuno''. È proprio vero: ci si limita semplicemente ad invitare chi ha un’opinione diversa dai soggetti autoerettisi capibanda ad uscire dalla sede di riunione per risolvere la faccenda da veri uomini. Sarò allora l’ennesima persona che esce dal M5S Viterbese per una scelta pienamente volontaria, non perché spinto dagli assurdi comportamenti di un gruppo che tutto è fuorché un riflesso cittadino dei valori di democrazia, partecipazione ed onestà politica del M5S nazionale.

Infine, tengo a precisare di aver scritto questo articolo non per ripicca (benché mi sia pentito di aver appoggiato Massimo Erbetti), ma per chiedere a tutti coloro che si sono allontanati in questi anni dal M5S di Viterbo di contattarmi tramite Facebook per confrontarci sull’idea di agire per inibire a questo gruppo l’uso del simbolo dei 5 Stelle. Al riguardo, intendo mettere al corrente i vertici nazionali del M5S su come i loro corrispondenti locali si stanno comportando a Viterbo.






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