ANNO 14 n° 116
Michelini: ''Mani libere sulle deleghe''
Il sindaco spiega le ragioni della revoca in blocco: ''Se ritengo necessari degli aggiustamenti in giunta gli assessori devono evitare di mettersi di traverso''
29/11/2014 - 00:00

VITERBO (b.m.) - Doveva avere proprio le scatole fuorigiro Leonardo Michelini per annunciare la revoca delle deleghe a tutti i suoi assessori, che renderà operativa questa mattina. E non è da ieri che le sue scatole erano fuorigiro. Uno di scuola democristiana come lui non cede ai colpi di testa. Ci deve aver pensato e ripensato. Si deve essere consultato con gli amici più fidati, dentro e fuori l'amministrazione. Col passare dei giorni ha inviato, direttamente o indirettamente dei messaggi che non sono stati captati o se lo sono stati in pochi ne ha tenuto conto. ''Non voglio fare il sindachetto di provincia'' aveva mandato a dire; ''non intendo rinunciare alle mie prerogative'' aveva ribadito nei giorni convulsi di verifica di maggioranza che nessuno sa bene cosa avrebbe dovuto verificare, nemmeno quelli che l'hanno evocata, invocata, implorata, osannata. Così Michelini, senza preavviso, ha ordinato il rompete le righe e ha messo gli assessori in libera uscita.

Perché, come un fulmine a ciel sereno, è passato dal fioretto dei giorni scorsi all’accetta?

''Quando accettai la candidatura a sindaco, dissi chiaramente ai partiti del centrosinistra, alle liste e ai movimenti che mi sostenevano che avrei preteso le mani libere. Questa era ed è la mia posizione e non intendo recedere di un millimetro''.

Dal suo incipit si potrebbe dedurre che qualcuno abbia tentato di legarle le mani o di ridurre la sua autonomia. E’ per questo che ha dato l'aut aut?

''Ho ricevuto consigli, suggerimenti e anche qualche pressione, ma ai miei interlocutori ho sempre risposto che non avrei rinunciato alle mie prerogative. E devo dire che hanno sempre riconosciuto che la sintesi e, quindi, la decisione finale spetta a me. Altrimenti sarei già tornato al mio lavoro''.

Allora, cosa o chi ha fatto precipitare la situazione?

''Alt: non è precipitata alcuna situazione. In due o tre giorni riassegnerò le deleghe che da questa mattina saranno tutte concentrate nelle mie mani. E, come ripeto da tempo, l’attuale giunta non si tocca. Tutti gli assessori saranno confermati. Ho vinto le elezioni con questa coalizione e intento rispettare l'accordo premiato dagli elettori. Oltre tutto, durante la verifica di maggioranza, i partiti e i movimenti di maggioranza hanno ribadito la loro fiducia negli assessori in carica. Ritengo però che dal punto di vista operativo servano dei cambiamenti, che alcune deleghe vadano riviste e ridistribuite per rendere più incisiva l'azione amministrativa''.

E per arrivare a questo risultato era necessario revocarle tutte?

''Sono io che nomino gli assessori e assegno le deleghe. Se quando ritengo utile operare degli aggiustamenti mi trovo di fronte a resistenze o impuntature di qualche assessore, non posso che far valere le mie prerogative. Non ho mica cambiato idea sulle mani libere e sulla necessità di imprimere una svolta radicale al governo della città''.

Insomma, ha voluto far sentire la ''voce del padrone''. E pensa che possa bastare per superare tutti gli attriti che si sono manifestati nelle ultime settimane?

''Un certo tasso di confronto è normale e giusto che ci sia. Serve da stimolo e favorisce la partecipazione. Ma non può avvenire a danno dell'attività amministrativa''.

In concreto, cosa cambierà?

''Sostanzialmente accorperemo le competenze dei settori omogenei: dall’igiene pubblica all’ambiente; dai servizi cimiteriali all’illuminazione pubblica. Credo che dopo la messa a punto delle deleghe che opererò nelle prossime ore sapremo ripartire con slancio ed efficacia''.

Se così non fosse?

''Se così non dovesse essere le mie mani resterebbero libere. Quindi…''.





Facebook Twitter Rss