ANNO 14 n° 116
''Mi picchia ogni volta che beve e purtroppo beve ogni giorno''
In aula la testimonianza di G.M.
13/06/2017 - 02:02

VITERBO – ''Beve parecchio. E quando beve diventa un animale. Mi picchia, mi minaccia di morte, mi costringe ad andare via di casa. Ma molto spesso sono io la prima a fuggire: torno solo quando lui si addormenta, in modo da essere al sicuro''. G.M. racconta senza paura gli anni più brutti della sua convivenza con l’attuale compagno. Anni fatti di botte e di maltrattamenti da parte dell’uomo che ha comunque scelto di perdonare.

''E’ rumeno e come molti suoi connazionali, alza il gomito. Comincia a bere la mattina e smette la sera: quando sta a pezzi, non si rende conto più di niente. Alza le mani e mi fa male. Sono stati anni e mesi difficili. Ho sempre avuto la prontezza di chiamare aiuto: a volte il mio ex marito, a volte i carabinieri. Ma ho sempre vissuto nella paura''.

Neanche una denuncia, datata dicembre 2009, avrebbe messo fine a tutti quegli episodi di maltrattamenti e lesioni: ''Sono stata più volte costretta a chiamare il 118. A volte riuscivo a farne a meno, ma altre il dolore per le ferite era troppo forte da sopportare. Mi ha rotto le braccia, mi ha perforato un timpano''.

Gli episodi, per cui ora Marian J.S. residente a Fabbrica di Roma, ma originario della Romania, deve rispondere di maltrattamenti e lesioni, risalirebbero al 2008 e al 2009.

''Prima di stare con lui, ho avuto un matrimonio felice, ho messo al mondo due figli – prosegue la donna davanti al giudice Rita Cialoni – sia il mio ex che loro sanno di quello che accadeva all’interno delle mura domestiche. Una volta il mio vecchio marito è andato da Marian per dirgli di trattarmi bene e di smetterla di mettermi le mani addosso. Anche quella si è trasformata in un’occasione di violenza. Appena il mio ex è uscito di casa, mi ha aggredito. Mi ha mandato di nuovo all’ospedale''.

Una lunga serie di episodi tutti denunciati alle forze dell’ordine e per cui oggi G. chiede giustizia. Si tornerà in aula il prossimo 14 marzo.






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