ANNO 14 n° 89
''Mi ha chiesto i soldi per ricomprare
il cellulare che mi aveva rubato''
Ladro pentito a processo per furto, estorsione e ricettazione
06/03/2017 - 12:16

VITERBO – Prima gli ruba il cellulare, poi lo vende. Ma se ne pente. Così torna sui suoi passi. ''Mi ha bussato alla porta di casa a tarda sera, saranno state le 11 e mezza, mezzanotte. Era triste e visibilmente dispiaciuto: mi ha chiesto dei soldi per ricomprare il telefono che mi aveva rubato poche ore prima’’. A parlare in aula è Domenico F., imprenditore di Capranica, vittima del rocambolesco furto di un cellulare all’interno del suo centro scommesse.

E’ il maggio del 2011, quando Domenico e il ragazzo si ritrovano nella sala giochi si ritrovano a parlare e bere. A trascorrere una tranquilla serata. Al momento dei saluti, però, quando l’alcool comincia a fare effetto nel corpo del giovane Alì H., di origine marocchina, il telefono che stava sul bancone improvvisamente sparisce.

''Sapevo che era stato lui a prenderlo – sottolinea la parte offesa – non c’era nessun altro a parte mia moglie. Ma ho pensato che si trattasse di un errore, probabilmente il giorno dopo me lo avrebbe riportato.’’. Speranze e supposizioni, che, però, non si trasformano in realtà. Perché quando Domenico chiede ad Alì il suo telefono, l’unica risposta che ottiene è un ‘’Mi dispiace, ma non ce l’ho più’’.

''Forse lo aveva venduto ad un’altra persona, per rimediare qualche spicciolo. Non più di 50 euro, immagino, dato che era un vecchio modello’’ prosegue ‘’Di certo, però, non ho assecondato la sua richiesta di denaro. Potevo ricomprare una cosa mia? Non se ne parlava.’’. Per questo ora, il ragazzo deve rispondere davanti al tribunale viterbese di furto, ricettazione ed estorsione. Anche se per l’imprenditore, deciso a voler rimettere la querela, basterebbero delle semplici scuse da parte del ragazzo.

Si tornerà comunque in aula il prossimo 3 novembre.






Facebook Twitter Rss