ANNO 14 n° 110
''Mettiamo insieme
idee per un progetto''
Santucci: ''Chiamato il candidato Marchini per aprire dialogo con Roma''
01/12/2015 - 11:18

di Roberto Pomi

VITERBO - ''Soddisfatti della riuscita'', tira una riga Paolo Barbieri. Qualcuno ha interpretato quanto accaduto in chiave partitica, ma non è così per gli organizzatori. Inizia con questa riflessione la conferenza stampa di bilancio su ''L'Isola che non c'è'' di Fondazione.

''Mazzola è intervenuto tranquillamente, avremmo avuto piacere di avere anche il sindaco Michelini. Lo abbiamo invitato, ma ha deciso di non esserci. Essendo il sindaco di tutti sarebbe stato il caso fosse venuto'', continua Barbieri. ''Sicuramente è stata invece un'iniziativa politica, decisa per cercare di dare risposta a tutto il malessere che c'è in città''.

Roberto Talotta parla della platea, nutrita. ''Tutti auspicano che ci sia un seguito tematico di questa iniziativa, per aprire una riflessione su questa città che soffre di asfisia. Abbiamo cercato anche di aprire un nuovo rapporto tra politica e cittadini'', così il responsabile del dipartimento sanità di Fondazione.

Gianmaria Santucci dà i numeri: 107 associazioni partecipanti, hanno parlato 89. 9130 l visualizzazioni e 893 le condivisioni sui social. ''Il metodo messo in campo è piaciuto molto. Assente l'amministrazione comunale e il Movimento Cinque Stelle, che però ce lo aveva comunicato. Però più importante parlare di chi venuto - così Santucci -. Soprattutto ringrazio il presidente Mauro Mazzola e gli onorevoli Enrico Panunzi e Daniele Sabatini.

Questo è solo l'inizio. I tecnici stanno lavorando sulle registrazioni per organizzare il materiale. Nei prossimi mesi faremo dei brainstorming di settore, cose mai fatte in questa provincia. Non faremo la Leopolda ma una cosa molto differente''.

''Abbiamo aperto con un eretico che ha parlato per primo. Sto parlando di Alfonso Antoniozzi - va avanti Santucci -. Una scelta voluta perché la sua rifessione è importante. Molti mi hanno chiesto del perché della telefonata con Alfio Marchini. E' semplice. Riteniamo che sia necessario che Viterbo abbia un rapporto con il sindaco di Roma, Marchini è il primo che si è candidato. Se ci fossero stati altri li avremmo chiamati. Avere un rapporto con Roma significa costruire un legame con la Tuscia per 5 milioni di romani. Il messaggio lanciato voleva essere: stringiamo un'alleanza con la capitale''.

''Il progetto punta a mettere insieme idee diverse per una strategia comune del territorio. Mi auguro che le istituzioni capiscano questo modello nuovo di incontrare i cittadini'', chiude Santucci.






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