ANNO 14 n° 89
Metropolitana, una donna muore travolta da un treno
29/09/2014 - 09:41

Era madre di quattro figli, Annalisa Bola, 42 anni, filippina, morta la notte scorsa perché rimasta incastrata tra due vetture di un convoglio del metrò che stava ripartendo alla fermata Inganni della linea rossa. La donna, nella ricostruzione dei carabinieri, si trovava con il marito Armando, 48 anni, alla fermata che avevano raggiunto probabilmente dopo una giornata di lavoro. Con loro avevano anche delle borse contenenti degli abiti forse indossati per le pulizie. La donna era badante. La coppia è scesa dal metrò e Annalisa ha perso l’equilibrio, cadendo all’indietro tra le due carrozze mentre il convoglio aveva appena ricominciato a muoversi. La coppia risiede in via Zurigo, poco distante dal luogo della tragedia. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, vigili del fuoco carabinieri. Si stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza per capire quanto può essere successo. L’uomo che si trovava con la vittima è stato portato in ospedale in stato di shock.

La ricostruzione dell’Atm

«Alle 0.51 di questa notte - così l’Atm ricostruisce l’episodio - sulla banchina della stazione metro di Inganni una donna scesa dal treno diretto a Bisceglie, dopo essersi allontanata dalla linea gialla di sicurezza sulla banchina di attesa, accompagnata da una persona con cui pare stesse dialogando, ha improvvisamente perso l’equilibrio all’indietro e dopo aver barcollato, senza che il suo accompagnatore riuscisse ad afferrarla, è piombata a terra proprio mentre il treno stava ripartendo dopo aver completato la chiusura delle porte». «Il macchinista - prosegue Atm - accortosi del fatto, ha immediatamente frenato con prontezza estrema, ma per la donna non c’è stato nulla da fare in quanto nella caduta innaturale una parte del corpo era finita incastrata nel piccolo spazio tra treno e banchina”. Nell’esprimere cordoglio per la morte della donna e condoglianze ai familiari, l’Atm si dice “vicina al proprio dipendente assai provato dall’accaduto che, nonostante la sua prontezza, ha avuto un esito così tragico».

corriere.it






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