ANNO 14 n° 109
Meroi: ''Tagli governo,
molti servizi a rischio''
La legge di stabilitą sottrae un miliardo di euro di risorse alle Province
16/12/2014 - 10:09

VITERBO - ''Un miliardo di tagli alle province, un miliardo di servizi negati ai cittadini. Una situazione insostenibile. Se la legge di stabilità non sarà modificata diventerà di fatto impossibile garantire in queste condizioni l’erogazione dei servizi'', così il presidente di Palazzo Gentili Marcello Meroi. 

Lo stesso ha convocato un incontro pubblico venerdì 19 dicembre alle 10,30 presso la sala conferenze ''Franco Benedetti'' di via Saffi, al quale sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci della Tuscia, i dirigenti scolastici degli istituti superiori unitamente ai rappresentanti degli studenti, le associazioni di categoria, i sindacati e gli organi d’informazione per denunciare la drammatica situazione che si sta profilando all’orizzonte.

''A seguito dell’entrata in vigore del disegno di legge di riforma degli enti locali che ha stabilito di trasformare le Province in enti di secondo livello – spiega Meroi - il governo ha deciso di tagliare un miliardo di risorse destinato ai nostri enti. Una decisione che inevitabilmente andrà a ripercuotersi negativamente sui servizi erogati al territorio, alcuni dei quali, se le previsioni di spesa saranno confermate, potrebbero scomparire del tutto.

L’Upi nazionale, attraverso i propri rappresentanti, si è attivata presso i gruppi parlamentari del Senato proponendo emendamenti alla legge di stabilità e sta mettendo in atto tutta una serie di iniziative di sensibilizzazione rivolte a mitigare al massimo l’impatto che il drastico taglio dei fondi, provocherà sui territori. Una battaglia – aggiunge - che sta vedendo impegnati tutti i presidenti delle Province in carica, sia quelli eletti con la vecchia legge e dunque a suffragio universale, che quelli subentrati a seguito dell’applicazione dei nuovi criteri di elezione, elezione demandata esclusivamente ai consigli comunali''.

Da qui quindi la decisione di indire un incontro con tutti i soggetti che a vario titolo si trovano a rappresentare i cittadini, fruitori di quegli stessi servizi che rischiano di scomparire.

''Il 4 dicembre scorso – prosegue - dall’assemblea dei presidenti delle Province italiane, è scaturita l’unanime decisione di convocare incontri sui territori per spiegare, nel concreto, quali sono i servizi che rischiano di non poter più essere erogati nel caso in cui la Legge di stabilità non dovesse essere modificata. Vogliamo incontrare il territorio, i sindaci, i rappresentanti di categoria, i sindacati, i dirigenti scolastici, le rappresentanze studentesche, la stampa, per illustrare nei dettagli lo stato dell’arte e presentare una situazione che ormai non possiamo non definire drammatica. Non è più un gioco il destino delle Province, ormai segnato in maniera irreversibile, ma il futuro stesso del territorio. Ci sono servizi che probabilmente non saremo più in grado di erogare. Purtroppo – conclude Meroi – i timori che in sede Upi avevamo manifestato per mesi intorno ai progetti di riforma delle Province stanno trovando conferma, anche in modo più grave di come avevamo immaginato''.






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