ANNO 14 n° 109
Meroi: ''Lavoriamo a due o tre opere fondamentali''
I progetti del presidente della Provincia per ridurre la disoccupazione
01/03/2012 - 23:05

VITERBO - “I dati sulla disoccupazione, in particolare quella giovanile, sono pesanti. E noi non abbiamo strumenti normativi e finanziari per intervenire direttamente, se non attraverso la formazione professionale. Tuttavia non stiamo certo a guardare e tentiamo di svolgere un ruolo proposito attraverso canali, per così dire collaterali ma non secondari”. Così il presidente della Provincia Marcello Meroi.

Iniziamo dalla formazione professionale, strumento di vostra competenza. Come state operando?

“In sentesi, con l’assessore Paolo Bianchini stiamo lavorando per formare professionalità che servano effettivamente alle realtà produttive del territorio. Vogliamo cioè rompere il circolo vizioso dei corsi di formazione fini a se stessi, completamente scollegati dal mercato del lavoro locale. Abbiamo intrapreso varie iniziative e altre ne programmeremo in futuro. Una delle quali, “Rimbocchiamoci le maniche – Opportunità lavorative a startup d’impresa” parte proprio oggi”.

I canali cosiddetti collaterali, invece, quali sono?

“L’ultimo esempio è il tavolo di lavoro promosso dall’assessore ai Lavori pubblici Gianmaria Santucci, insieme ai sindacati e alle associazioni di categoria, attraverso il quale vogliamo favorire il coinvolgimento delle imprese locali nei lavori dell’autostrada tirrenica. Abbiamo spiegato ai responsabili della Sat che non chiediamo trattamenti di favore, ma chiediamo che le imprese viterbesi, che garantiscono professionalità e affidabilità, vengano tenute nel giusto conto. O meglio, che siano messe in condizioni di competere sul mercato. Confidiamo di ottenere risultati apprezzabili”.

Le imprese locali, per competere ad armi pari, hanno bisogno di finanziamenti da parte delle banche. E il momento non è dei più propizi in questo senso?

“Proprio quello del credito è il secondo canale ‘collaterale’ su cui stiamo lavorando. A Viterbo ci sono numerosi istituti bancari, ma tranne poche lodevoli eccezioni, tengono chiusi i canali di credito. Li stiamo incalzando affinché allentino i cordoni quanto basta per garantire alle imprese il necessario per lavorare. Solo così si possono mantenere i livelli occupazionali, peraltro bassi, e creare nuovi posti di lavoro. Convincere le banche a sostenere le imprese è uno degli impegni prioritari dell’amministrazione”.

Ci sono poi le opere incompiute da completare, come la caserma dei vigili del fuoco, la Viterbo-Civitavecchia, la Cassia, la ferrovia eccetera?

“Il Paese sta attraversando un periodo di grosse difficoltà finanziare e reperire fondi per le grandi infrastrutture come il raddoppio della ferrovia Roma-Viterbo, l’aeroporto, il raddoppio della Cassia fino a Viterbo è impresa al limite dell’impossibile, almeno in questo momento. Ma per quanto riguarda il completamento della caserma dei vigili del fuoco, posso dire che siamo costantemente impegnati. Ovviamente nei limiti delle nostre competenze. Oltretutto, è mia intenzione trasformare l’attuale caserma in sede delle biblioteche provinciale e comunale. Altrettanto impegno lo abbiamo posto nel sollecitare l’apertura dei cantieri del tratto fino a Monte Romano della Viterbo-Civitavecchia , per il quale non ci sono problemi di finanziamento. Stante l’attuale situazione, sarebbe già un ottimo risultato riuscire a veder completate due o tre opere fondamentali”.





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