ANNO 14 n° 89
Medioera Punk, Happy
>>>>>>>>>>>>>>>>> di Massimiliano Capo <<<<<<<<<<<<<<<<<
31/03/2014 - 02:00

di Massimiliano Capo

Avete presente Pharrell Williams? Beh, Pharrell Williams è il tipo che ha venduto qualche milione di copie di dischi e che ha scritto uno dei più potenti tormentoni degli ultimi anni.

Si intitola Happy e nella versione originale lo trovate qui: CLICCA QUI

E siccome un tormentone oggi è tale se si rende virale fino in fondo e la viralità è una botta di culo fatta di tante energie cosmiche che decidono di unirsi tutte insieme e fare tutte più o meno la stessa cosa in un processo di imitazione e rilancio senza fine, cosa hanno pensato decine di migliaia di persone in giro per il mondo per rendere Happy quello che è diventata e fare così contento il buon Pharrell per le prossime ventitre generazioni?

Di farne altrettante decine di migliaia di video in versione lip dub (che detto altrimenti è quando in un video si canta solo muovendo le labbra ma senza emettere suoni andando a tempo con il cantato originale della canzone).

Potere della rete, della voglia di esserci, di guardarsi e sorridere, di condividere e di un ritornello che ti ritrovi a cantarlo sotto la doccia che nemmeno Gianni Togni.

E un festival della cultura digitale come Medioera, poteva mancare all’appello?

Ovviamente la risposta è no.

E allora dopo qualche ora spesa a pensare cosa fare per promuovere il festival in rete abbiamo deciso di girare un minispot. E dopo altrettante ore di intensa riflessione abbiamo deciso di fare la nostra versione di Happy.

Ci siamo messi a guardare gli altri videini realizzati in giro per il mondo e ci siamo detti, bene facciamolo anche noi e mettiamoci dentro tutta la nostra passione nell’organizzare il nostro festival preferito.

Abbiamo chiamato una brava videomaker, Giulia Selvaggini (che trovate qui: CLICCA QUI) e con lei abbiamo deciso come procedere.

Marco è occupato dell’organizzazione e di mettere insieme gli amici da riprendere, Mauro ha messo a punto il concept, Claudio ha supervisionato la comunicazione e io, che scrivo la rubrichinapunk ora medioerapunk, vi racconto come è che è andata.

Insomma, Giulia si è messa al lavoro e ci siamo dati appuntamento e sono arrivati gli amici che si sono detti disponibili a giocare con noi e sono incominciate le riprese e le risate del backstage e le prove e poi i dai rifacciamolo, i cerca di andare a tempo, i prova a cantartela dentro e gli io metto le cuffie così non mi sbaglio e gli io sto meglio con la felpa e senza cappello o col cappello e senza felpa.

Insomma le solite storie da set, il solito misto di vanità e vocazione masochistica al ridicolo.

E poi abbiamo scelto di metterci dentro Viterbo e i suoi luoghi bellissimi e quelli del festival che sarà anche stavolta in sala Regia al Comune e avrà tanti ospiti meravigliosi di cui vi dirò la prossima settimana per filo e per segno.

E anche se il tempo atmosferico non ci ha aiutato, visto il freddo da pieno inverno più che da incipiente primavera eccoci tutti bellibelli, nel videino: chi corre a Pratogiardino, chi accenna a qualche passo di danza a Piazza della Rocca, chi si agita nel giardino del palazzo comunale, chi lo fa per Corso Italia, chi sulla Piazza del Duomo, chi nella loggia del Palazzo Papale.

E chi, come me, imita il buon vecchio Paolo Zaccagnini in una scena di Ecce Bombo perché mi piace tirarmela con le citazioni a cazzo di cane. L’originale, per chi fosse particolarmente curioso, è qui: CLICCA QUI.

E insomma, per farla breve e perché so che non resistete più e il video volete vederlo e così il lunedì prenderà finalmente una piega diversa ecco il link dei vostri sogni:

CLICCA QUI

E ora affinchè la botta di culo della viralità si compia definitivamente, condividetelo e magari rifatelo anche.

Che ad essere happy (felici, per i pochi non ancora anglofoni) si sta meglio anche con i casini tutti intorno e esibirsi scialla come poche cose al mondo.

E poi fuori c’è il sole e la primavera sembra arrivata e a Medioera manca un mese e oggi è anche il compleanno di Giulia. Auguri.





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