ANNO 14 n° 116
Medioera 2016 va già di corsa
Primo giorno frenetico, tra agenda digitale, videogiochi, Erasmus e chicche
E in serata il gran gala della startup night, con le migliori società emergenti
15/04/2016 - 02:01

di Andrea Arena

VITERBO – Prima d'entrare, quando sono le cinque del pomeriggio e la maggioranza delle persone normali sta lavorando, si nota fuori dall'Icult di Valle Faul un'adunata – mica sediziosa – di pischelli. Giovani giovani: si salutano in modo strano, vanno a fumare lontano dagli sguardi indiscreti (sia mai che passi la mamma) e poi entrano.

Qui tutte le foto del primo giorno

Sono loro il primo pubblico di Medioera 2016, ma è lecito immaginare che non siano qui per ascoltare il pur interessantissimo intervento di Antonella Pizzaleo, la responsabile dell'Agenda digitale della Regione Lazio. No, loro sono qui per l'incontro successivo di questo intruppatissimo programma della settima edizione del festival di cultura digitale, quello cioè intitolato ''Storie e pixel. Videogiochi e narrazione'', affidato a Roberto Genovesi.

Ma Medioera è così, un porto di mare, dove i flussi di byte s'incrociano coi flussi di persone, alla faccia di quello che sosteneva Egon Spengler, l'Acchiappafantasmi scienziato (''Mai incrociare i flussi, incrociare i flussi è maaaaaaale''). Invece no. Qui la gente va e viene. Ascolta e smanetta. Scatta e posta e condivide e ritwitta, sotto la cupola trasparante dell'Incubatore culturale. La Pizzaleo racconta di quanti soldi l'Europa e la Regione stiano spendendo per sostenere la banda ultralarga, e le aziende tecnologiche, e i nuovi sistemi di comunicazione, e il coworking: ''Uno sforzo importante, per utilizzare il digitale come leva di sviluppo'', dice lei, e solo il nostro rooter sa quanto ne abbiamo bisogno.

Poi via, spazio al prossimo evento, e a quello dopo. Mentre i ragazzi del social media team smanettano come pochi (hanno i polpastrelli assicurati, come il fondoschiena di Jennifer Lopez), le telecamere riprendono per trasmettere tutto in diretta streaming, e quelli di Artis forniscono un'innovazione utile & civile come i sottotitoli in tempo reale. Giacomo D'Arrigo, col suo accento di giù, palleggia con Massimiliano Capo: l'Eramus plus, l'Europa, nuove tecnologie e generazioni. Dice una cosa definitiva, D'Arrigo, che usata in uno di quei talk show televisivi sdraierebbe qualsiasi avversario: ''Si parla tanto male di Europa, ma mia sorella non sa neanche quale valuta usassimo prima dell'Euro, perché non era nata. E immagino che anche qui a Viterbo ci sia qualche opera pubblica realizzata coi fondi europei''. Immagini giusto, Giacomo: appena qui fuori, Valle Faul, è stata rifatta tutta coi soldi dell'Unione, anche se forse a Bruxelles ancora non sanno che gli ascensori non funzionano.

Qui il programma di oggi, secondo giorno

E si va avanti. Paolo Bianchini – un membro ad honorem della brigata degli organizzatori, dei Rotelli e De Carolis e D'Angeli e Capo – racconta le sue Chicche della Tuscia, l'associazione che promuove le eccellenze enogastronomiche locali, senza disdegnare (anzi…) le nuove tecnologie come metodo di promozione, diffusione, coinvolgimento. E certo, dopo si fa anche l'assaggio. Poi ci si cambia d'abito (più o meno virtualmente) per la Startup night, le giovani aziende più innovative che salgono sul palco. Ci sono i romani dello Rgb light fest, c'è la Subway Web Radio (pure radio ufficiale di Medioera), c'è l'uomo-startup Andrea Bennati, ci sono quelli del premio Fantappiè. Un gran gala per chiudere il primo giorno, e tutti a nanna, perché oggi si ricomincia. A dormire sì, ma senza spegnere lo smartphone: al massimo, una modalità silenziosa.





Facebook Twitter Rss