ANNO 14 n° 111
Medioera 2015
La cultura digitale
torna a Viterbo
Nuova location e tanti ospiti
per la VI edizione del festival
08/04/2015 - 13:25

VITERBO – Medioera 2015, ci siamo. Inizia domani e con tante novità, a partire dalla location, il festival di cultura digitale di Viterbo. Da domani, 9 aprile, fino a domenica 12 si susseguiranno appuntamenti e momenti di approfondimento sull’era digitale, l’innovazione e le tecnologie, con ospiti italiani e internazionali. Dove? All’Incubatore Bic Lazio iCult, piattaforma perfetta per discutere di questi temi.

La VI edizione del festival è stata presentata questa mattina nella sala del Consiglio di Palazzo dei Priori. Uno sforzo non da poco anche quest’anno riuscire ad organizzare la kermesse in un momento di crisi, ma, come ha sottolineato il vice sindaco Luisa Ciambella, ''le potenzialità che il festival ha espresso in cinque edizioni conferma l’importanza della manifestazione e il valore aggiunto che dà alla città di Viterbo, grazie anche alla sinergia con altre attività culturali del territorio''. Come con Caffeina, all’interno della quale Medioera avrà uno spazio, senza dimenticare la partecipazione a Expo, i prossimi 23 e 24 giugno. Anche per l’assessore provinciale Taluzzi Peruzzi ''il festival è un’iniziativa fondamentale per la crescita del territorio'', grazie anche a sempre più partner che collaborano alla riuscita del festival, come, tra gli altri, la Fondazione Carivit, per la prima volta a fianco dell’organizzazione.

Nuova location, si diceva, l’incubatore a Valle Faul: ''Siamo felici di ospitare questa edizione del festival – ha aggiunto Giulio Curti dell’iCult -, un’edizione ricca che intercetta a pieno le attività che stiamo portando avanti, d’altronde, i temi della cultura digitale e dell’innovazione costituiscono il nostro pane quotidiano''. Presto, tra l’altro, proprio all’Incubatore, verrà inaugurato un Laboratorio di fabbricazione digitale che metterà a disposizione di tutti stampanti 3D e altri strumenti.

Tante le novità, illustrate dal presidente di Gioventù Protagonista Marco De Carolis: ''Intanto la location, poi gli orari. Gli appuntamenti quest’anno prendono il via dalla mattina, tutti all’Incubatore. Tranne domenica, ultimo giorno del festival. Il programma prevede l’Instameet a Palazzo Farnese di Caprarola e il raduno dei droni”. Continua la preziosa collaborazione con l’Università della Tuscia e per quest’anno due classi del liceo Pedagogico di Viterbo prenderanno parte ai panel.

Ventisei appuntamenti totali che seguono una linea direttrice, il tema è ''Storytelling e narrazione'', scelto per dare più organicità al programma. Tante novità e ospiti. Già domani, dopo l’inaugurazione del festival con Laura Tassinari, direttore generale di Bic Lazio, alle 18,20 è in programma ''C’era una volta…'' con Giorgia Meloni, Pippo Civati e Marco Damilano.  ''Gli appuntamenti si svolgeranno a partire dalla mattina – ha spiegato il direttore artistico Massimiliano Capo – per tutta la durata del festival e sempre all’iCult. Tra gli ospiti internazionali di rilievo vanno segnalati Guy Gaash, di ShopNfly, che parteciperà alla serata StartUpNight, Yadin Katz, direttore delle comunicazioni digitali di Tel Aviv e Carole Zibi, responsabile Corporate Marketing di Linkedin Europa. Tra i tanti appuntamenti merita un cenno il panel di sabato 11 aprile alle 18,20, 'In viaggio con Nina: raccontare la disabilità sul web', con Isabella Mareschi. Torna anche quest’anno il premio startup Luigi Fantappiè, che verrà assegnato a chi fa dell’ innovazione e della ricerca il centro della propria vita personale e professionale.

Claudio D’Angeli ha ricordato il percorso di crescita del festival, che è diventato “una vera e propria operazione di marketing territoriale per Viterbo, con la gente che arriva in città da ogni parte d’Italia e il contributo delle piattaforme digitali''. Ha chiuso la conferenza Mauro Rotelli, da poco Digital Champion della Tuscia, che ha spiegato come sia mutato il concetto di possesso a favore invece di quello di accesso ai servizi: “Oggi conta essere una sharing city, una città, cioè, in grado di condividere prodotti, servizi e accesso alle attività da creare anche nuove professioni. Il 13 aprile, quando Medioera sarà conclusa, vedremo se avremo espresso questo concetto di città che condivide''.






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