ANNO 14 n° 89
Mazzette alla Asl, Bruno Rapiti condannato a un anno e sei mesi
L'ex dipendente ha patteggiato
22/05/2017 - 09:36

VITERBO – Intascava mazzette per rilasciare invalidità civili, Bruno Rapiti condannato a un anno e sei mesi di reclusione dopo il patteggiamento.

Lo scorso 19 settembre l’ex dipendente della Asl di Civita Castellana era stato infatti colto in flagrante dalla guardia di finanza mentre riceveva, da alcuni parenti di un paziente, una busta contenente 1000 euro. La somma, consegnata nelle mani di Bruno Rapiti sotto gli occhi vigili degli agenti delle fiamme gialle, sarebbe stata solo la prima ''rata'' di un complessivo pagamento di 2000 euro per l’ottenimento di un’invalidità civile.

Per l’uomo, originario di Vallerano ed ex candidato a sindaco, sono subito scattati gli arresti domiciliari e la sospensione cautelare dal lavoro che, fino a quel momento, svolgeva presso la sede dell’azienda sanitaria viterbese di Civita Castellana. Qualche mese dopo, lo scorso 30 gennaio, Bruno Rapiti ha ricevuto la lettera di licenziamento firmata dalla dirigenza della Asl di Viterbo che, per il suo caso, ha applicato la legge Madia.

La procura aveva chiesto per l’ex dipendente della Asl il giudizio immediato, disposto dall Gip il 14 novembre scorso, che ha consentito a Rapiti il patteggiamento. Evitato il processo, nel quale la Asl si era costituita parte civile e con uno sconto di un terzo della pena, il valleranese dovrà rimanere in carcere per un anno e sei mesi.





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