ANNO 14 n° 89
Maxi evasione
In aula i testimoni
ma gli imputati
non si presentano
21/10/2016 - 18:45

VITERBO - Un castello di società fittizie, grande come una delle loro ville sulla Cassia Sud che proprio a un castello si ispira, con torrette e cavalli arabi annessi, e un’accusa di evasione fiscale titanica a sei zeri. E’ ripartito oggi in aula il processo ad una famiglia viterbese, l’imprenditore con i figli e un loro dipendente, difesi dall’avvocato Taurchini.

Davanti al giudice Silvia Mattei sono sfilati i testimoni del Pubblico Ministero per ricostruire la vicenda che ha le sue origini nel 2008, come raccontano davanti al magistrato un maresciallo della Guardia di Finanza e un dipendente di Equitalia.

Tutto è partito con un accertamento da parte delle Fiamme Gialle sulla società Ecodil, a seguito del quale era stata constatata un’evasione fiscale, con un’ Iva non versata dall’ammontare di 400.000 euro.

Subito dopo la verifica della Guardia di Finanza, inizia un travaso di soldi, immobili, 20 appartamenti con 12 posti auto annessi, negozi, cantieri, certificazioni e del ramo d’azienda stessa verso delle società gravitanti nell’orbita della famiglia viterbese. Ed è nel 2011, tre anni dopo, che arriva una segnalazione ai finanzieri viterbesi da parte dei colleghi di Grosseto, della presenza di una società, la Tosco Edilizia S.r.l, che aveva trasferito in maremma la sede da Viterbo. Ubicata in un domicilio, via Giocondo Campoli, inesistente però sulla toponomastica della città toscana.

Da lì si accendono i riflettori sulle società del gruppo da parte dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia, costituitasi parte civile nel processo, con cartelle esattoriali ancora in attesa di pagamento dall’ammontare di 8 milioni e mezzo di euro ed il maxi sequestro da parte dei finanzieri, nel 2013, di 9 milioni di beni appartenenti alla famiglia.

Nel 2011 la società del gruppo, che ha cambiato denominazione, ha trasferito la propria residenza fiscale in Delaware, negli Stati Uniti, e l’amministratore delegato, in Brasile.

Questo pomeriggio sarebbero dovuti essere presenti in aula tutti e quattro gli imputati per l'esame ma non si sono presentati. Il prossimo capitolo del processo andrà in scena il 16 novembre, quando sarà sentito in aula il consulente della difesa.






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