ANNO 14 n° 89
Maturità per 2408 studenti della Tuscia
Alle 8.30 si torna sui banchi di scuola per la prima prova dell'esame di Stato
20/06/2018 - 06:42

VITERBO – Questa mattina si torna sui banchi di scuola, inizia l’esame di maturità per tutti gli studenti dell’ultimo anno degli istituti secondari superiori. Nella Tuscia i ragazzi che da oggi affronteranno il tanto temuto esame di Stato sono 2408, 156 in meno rispetto al 2017, di cui 119 esterni che sosterranno l’esame da privatisti. I maturandi saranno esaminati da 223 commissari e 65 presidenti selezionati dall’ufficio provinciale scolastico.

Dalle 8.30 di stamani dunque fogli protocollo e penna in mano per la prima prova, quella di italiano. Il tema, tra le prove scritte della maturità, è forse il test meno temuto dagli studenti che però non sono a conoscenza dell’argomento su cui dovranno scrivere.

Come ogni anno è partito anche per il 2018 il ''toto traccia''. Gli autori più temuti dagli studenti sono Claudio Magris, Tommaso Marinetti, Ugo Foscolo e il contemporaneo Alessandro Baricco. Per quanto riguarda invece le ipotesi sugli argomenti del saggio o articolo breve, del tema storico e del tema di ordine generale, i pronostici sono vari. Tra i più quotati: privacy su web e social, 40 anni dal rapimento di Aldo Moro, 70 anni dalla Costituzione italiana e 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali. Ma soltanto questa mattina, dopo l’apertura dei plichi ministeriali, si saprà quali tracce sono state scelte per la prima prova del 2018.

Domani, mercoledì 21, invece la seconda prova le cui materie sono diverse per ogni indirizzo di studio: greco al liceo classico, matematica allo scientifico, scienze umane al liceo delle scienze umane, economia aziendale all’indirizzo amministrazione, finanza e marketing agli istituti tecnici, scienza e cultura dell’alimentazione all’indirizzo dei servizi enogastronomia e alberghieri.

Si proseguirà lunedì 25 giugno con la terza prova, il cosiddetto ''quizzone''. A differenza delle altre due prove precedenti, la terza prevede la compilazione di un test preparato dalla commissione d’esame e non dal Miur.





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