ANNO 14 n° 89
''Matrimoni fuori dalla sede comunale, mancano le risorse''
Vincenti (Fp-Cgil): ''Personale gią insufficiente, no ad ulteriori compiti''
17/04/2018 - 15:27

VITERBO - ''Come è possibile che in nemmeno due mesi tutti i problemi che avevano spinto a rinviare il punto all'ordine del giorno siano stati superati?''

Cinzia Vincenti, segretaria territoriale degli Enti locali per la Fp Cgil, solleva dubbi dopo che l'ultimo consiglio comunale ha approvato all'unanimità la possibilità di celebrare i matrimoni civili a Viterbo anche al di fuori della sede del Comune.

''A fine febbraio - ricorda - quando per la prima volta se ne parlò, sia dalla maggioranza sia dall'opposizione vennero sollevate perplessità non tanto nel merito della proposta quanto nella sua fattibilità. Come purtroppo ormai è noto, la carenza di personale dell'ufficio di stato civile e dell'anagrafe a Palazzo dei Priori negli ultimi anni non ha fatto che peggiorare. I dipendenti, già ridotti all'osso, devono far fronte a un numero sempre maggiore di funzioni complesse che richiedono competenze tecniche e assunzioni di responsabilità''.

Compiti che prima erano dell'autorità giudiziaria ora sono del personale dei due uffici, come le unioni civili, l'attribuzione del cognome materno al figlio, i divorzi. la gestione degli immigrati comunitari, la carta d'identità elettronica, ecc.

''È finito il tempo di considerare queste lavoratrici e lavoratori alla stregua di “macchine certificatrici”. Per questo - dichiara Vincenti - temo che la proposta, soprattutto in vista delle imminenti elezioni, sia stata approvata in maniera superficiale e non ponderata, non tenendo conto dei mezzi inadeguati e insufficienti per metterla in pratica. Come Cgil monitoreremo attentamente la situazione e pretenderemo un accordo per tutelare il personale che si renderà disponibile a celebrare i matrimoni civili fuori dalla sede comunale e probabilmente oltre il normale orario di lavoro, con ulteriori disagi e aggravio di responsabilità. A meno che siano il sindaco, gli assessori o i consiglieri a farsene carico senza supporto di personale, come già avviene in alcuni comuni della Tuscia. Non permetteremo che il prezzo dell'approssimazione ricada sulle spalle dei lavoratori''.

Vincenti ricorda infine come la situazione dei dipendenti demografici degli enti locali sia già all’attenzione della Fp Cgil nazionale. ''Proprio in questi giorni il segretario nazionale Federico Bozzanca ha annunciato - ricorda - la costituzione di un gruppo di studio di settore per l'approfondimento delle tematiche e criticità dell’area demografica, con la consapevolezza della necessità di un riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori per i ruoli complessi e delicati che svolgono quotidianamente. Dopo il primo passo fatto con il nuovo contratto delle funzioni locali in termini di incremento dell'indennità specifica, adesso le prossime Rsu avranno gli strumenti per rispondere alle nuove esigenze nell'ambito della contrattazione integrativa. Si lavorerà - conclude -anche per fornire risposte sul versante della classificazione del personale, argomento non ancora chiuso a livello di contratto nazionale''.






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