ANNO 14 n° 116
Massimo Ferrero: ''C'è Viterbo nella mia vita''
Il presidente della Samp: ''Camilli è un uomo d'esperienza. Gli auguro tanta fortuna ma... a partire da lunedì''
11/08/2018 - 07:23

VITERBO - (f.c.) E' una delle partite più prestigiose nella storia della Viterbese. E riceverà un adeguato seguito. Tre pullman e numerose macchinate raggiungeranno Genova dalla città dei Papi con un unico sogno. I gialloblu sono galvanizzati: giocheranno a Marassi contro la Sampdoria per il terzo turno di coppa Italia. E, ad aspettarli, il focoso presidente dei liguri, Massimo Ferrero. Un personaggio noto alle cronache sportive e non per la sua personalità straripante. E che porta la Tuscia nel cuore: ''Viterbo e la Tuscia per me sono il cinema, la storia e la cultura che diventano set naturali: Fellini, Monicelli, Pasolini, alcune scene dei memorabili film del più grande papà di tutti noi, Alberto Sordi. Ricordo le avventure per 'Francesco' di Liliana Cavani: che fatica gestire Mickey Rourke, era reduce dal successo di 'Nove settimane e 1/2', era una star mondiale... ''.

Nella sua vita la Tuscia ci è passata parecchie volte. Anche grazie all'ex moglie di Nepi. Ma non la ricorda per questo: ''La città dei Papi e di Santa Rosa è dunque nel mio cuore e nella mia storia di uomo del cinema che ha fatto la gavetta: da ragazzino che s'infilava a Cinecittà ad attore a produttore indipendente. Ognuno di noi è il regista del film della propria vita e quindi un po' di Viterbo c'è pure nella mia. Ora anche a livello sportivo''.

Dalla parte cinematografica a quella culinaria il passo sembra breve: ''E poi il cibo, a Viterbo e dintorni si mangia meravigliosamente. Non ci devo pensare perché ho promesso ai miei sette figli di non tradire la dieta. Ricordo un paio di ristoranti… Se non sbaglio Il Grottino e l'Antico Casale...''.

Lui, Massimo Ferrero, si è sempre distinto per il carattere impulsivo. Un po' come Piero Camilli, prossimo avversario che, però, nel calcio c'è da molto più tempo: ''Ho letto le dichiarazioni del presidente Camilli. Lui è un affermato imprenditore, è un sindaco, un uomo politico, anche a me tante volte mi hanno chiesto di scendere in campo, mi hanno tirato la giacchetta da destra e da sinistra, però Roma è Roma, ho la casa già piena di poltrone, non ne ho bisogno di altre… Camili ha maturato tanto esperienza nel calcio e sta facendo belle cose per la sua terra. Ha dimostrato fair play nei miei confronti e nei confronti della Samp. Gli auguro successi, ma solo a partire da… lunedì''.







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