ANNO 14 n° 88
Masse di San Sisto, ''Pompaggi dell'acqua oltre il limite consentito''
Antiche Terme Romane si scaglia contro la Free Time
24/06/2019 - 10:01

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Antiche Terme Romane s.r.l.:

Domenica 23, a partire dalle prime ore del mattino si è assistito ad una progressiva diminuzione della portata di acqua termale proveniente dal Pozzo San sisto. Sul posto sono stati chiamati i Carabinieri che hanno accertato la mancanza totale di acqua a partire dalle ore 15.30.

Sono stati contattati telefonicamente il dottor Giancarlo Bruti, incaricato dal giudice per le esecuzioni a far eseguire i lavori di chiusura/ricondizionamento del Pozzo San Sisto, ed il dottor Giuseppe Pagano, direttore di miniera della concessione termale rilasciata alla società Free Time.

Il dottor Bruti ha confermato che, a seguito della PEC pervenuta dalla Soprintendenza, non sono previsti lavori per martedì 25 giugno come inizialmente programmato. Pertanto, a suo avviso, non ci dovrebbe essere alcun aumento di pompaggio da parte della Free Time.

Il dottor Pagano ha invece riferito che è stata sostituita una pompa da ieri mattina e ha contattato il custode presente sul posto per far accedere i Carabinieri intervenuti.

Finora il prosciugamento del foro di San Sisto si è verificato esclusivamente a seguito di pompaggi ben oltre il limite consentito alla Freetime, pari a 15 litri al secondo. Quindi è facilmente presumibile che, anche in questa circostanza, la Free Time abbia pompato un quantitativo di acqua termale molto superiore a quella consentita, contravvenendo quanto previsto nella stessa autorizzazione rilasciata dalla regione Lazio, che prevede che il pompaggio massimo può essere superato solo per il tempo strettamente necessario ad eseguire i lavori sul pozzo di San Sisto.

Già in precedenza abbiamo avuto modo di constatare e di denunciare alla polizia mineraria che la Free Time ha più volte abbondantemente superato il limite consentito di 15 litri al secondo. Tutto ciò è anche provato dagli stessi documenti inviati dalla Free Time alla Regione Lazio (di cui siamo in possesso a seguito di accesso agli atti), dai quali si desume che in molte occasioni è stata deliberatamente superata la soglia consentita.

Ci attendiamo pertanto che vengano assunti i dovuti provvedimenti e che venga finalmente sanzionato il comportamento scorretto tenuto dalla Free Time.






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