ANNO 14 n° 88
Mascarucci, il Nostradamus viterbese che ha predetto l'elezione di Bergoglio
L'11 marzo, sul quotidiano Intelligo, aveva dedicato un articolo al cardinale
eletto, due giorni dopo, successore del ''dimissionario'' Papa Benedetto XVI
15/03/2013 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – Non si chiama nè Nostradamus nè Malachia, non è un astrologo e non ha nemmeno scritto una famosa ''profezia sui papi'', ma due giorni prima dall’Habemus Papam che ha visto l’elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro come 266° Pontefice della chiesa cattolica, aveva ''predetto'' la sua elezione.

''Forse è il papa ideale per l’epoca che stiamo vivendo. L’età gioca a suo sfavore ma mai come in questo caso vale il detto 'le vie del Signore sono infinite'''. Con queste parole si concludeva l’articolo a firma del giornalista viterbese Americo (il profeta) Mascarucci, pubblicato l’11 marzo sul quotidiano online ''Intelligo News'' dedicato proprio al cardinale di Buenos Aires.

E pensare che nemmeno i grandi esperti vaticanisti del mondo avevano inserito il primate d’Argentina nella rosa dei tredici papabili nella quale, invece, comparivano gli italiani Angelo Scola, arcivescovo di Milano, Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. ''Un’esclusione mirata, quella di Bergoglio, - spiega Mascarucci - poiché, durante il Conclave del 2005 l’italo-argentino e gesuita era stato, suo malgrado, l’antagonista di Benedetto XVI''.

Il neo Papa, infatti, arrivò a raccogliere al terzo scrutinio 40 voti sufficienti a sbarrare la via al decano Ratzinger. Ma pare che Bergoglio, durante la pausa del pranzo, abbia scongiurato i propri sostenitori a cessare di votarlo, ''non sentendosi pronto all'elezione'', e Ratzinger fu eletto al quarto scrutinio con, si dice, 84 voti.

Scetticismo sull’elezione di Bergoglio al soglio pontificio era stato espresso dallo stesso cardinale. Era partito per Roma convinto che sarebbe tornato nella sua terra da cardinale. ''Non ho nessuna possibilità di diventare Papa, - aveva confessato in un’intervista lasciata prima del Conclave al quotidiano argentino La Nation - l'età questa volta gioca contro di me''.

''Il direttore di Intelligo News, Fabio Torriero, mi ha chiesto di scrivere un articolo sul Conclave – ha spiegato Mascarucci – così ho scelto di fare un ritratto di quello che credevo potesse essere il miglior successore di Benedetto XVI. Ho sperato che fosse lui sin dall'inizio – ha proseguito - ma ne dubitavo, ero convinto che l'età avesse giocato a suo sfavore''.

''Un grande segno di discontinuità rispetto al papato di Ratzinger - ha concluso - che potrebbe giovare, in questo momento storico, alla Chiesa e all’Italia''.

Insomma, anche se Mascarucci sorride all’idea di essere paragonato al Nostradamus, rigorosamente made in Tuscia (per la precisione Ronciglione), ci aveva proprio azzeccato.

 

 

 





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