ANNO 14 n° 114
Marini conferma: “Qualcosa si muove”
Toni più morbidi anche da Fracassini. Stoccata di Gabbianelli: “Sono d’accordo con Scaramuccia''
02/09/2012 - 04:00

VITERBO – Preso di mira dal fuoco, “amico” e “nemico”, Marini continua ad andare avanti per la sua strada. Una strada che in questo momento ha un unico percorso: quello che farà la Macchina di Santa Rosa domani sera. Pioggia permettendo.

Ok sindaco, ora c’è solo Santa Rosa, lo abbiamo capito, ma intanto Scaramuccia dice che vi siete visti e che ora, dopo il lungo scambio di vedute avuto, lui si sente più fiducioso sull’esito positivo della crisi e lei ha tutti gli elementi per andare vanti, se vuole.

“Sì, è vero – conferma Marini – però lo ripeto, e non me ne volete, ma in questo momento ci sono miliardi di cose da pensare e da fare per Santa Rosa. Preferisco concentrarmi su quelle, anche perché, come ho già detto, non ho voglia per ora di pensare ad altro”.

Gabbianelli ormai non le risparmia più nulla, il Pd non ne parliamo, perfino Gigli ha rispolverato i toni della polemica e le dà dello “sfiduciato”. Nonostante questo, per lei c’è solo Santa Rosa?

“Sì. Però una cosa voglio dirla: Gigli non conosce bene la normativa. Non sa, Gigli, che ormai è una prassi consolidata che su una votazione negativa per un bilancio, ci sia la possibilità di ripresentarlo. Un conto sono le difficoltà per stilare l’atto, altra cosa sono le difficoltà politiche. Un sindaco è sfiduciato sul piano politico. Non è il mio caso”.

Ricevuto. Ma anche in questo caso non possiamo non farle notare che il suo ragionamento ha la stessa impostazione di quello del segretario provinciale de La Destra, il quale ha detto testualmente al nostro giornale: “Non che ci sia la strada spianata, ma dopo l’incontro con il sindaco la mia sensazione è che qualcosa si stia muovendo. Del resto il disaccordo non è politico ma solo amministrativo, superabile con la volontà di tutti”.

“Ammetto che in parte la situazione si sia modificata e si stia modificando. Nell’ultimo consiglio comunale è successo che il Pd ha voluto dare un’accelerazione. Noi abbiamo preso atto della situazione e a quel punto avevamo due possibili strade davanti a noi: continuare a lavorare e a intraprendere tutte le strade possibili per il bene della città, oppure scappare. Non siamo scappati”.

Confermato il quadro evolutivo della crisi, anticipato dal nostro giornale, verrebbe quasi da dire che il fatto che, lei e La Destra la pensiate tutto sommato allo stesso modo sulle società partecipate, potrebbe essere un buon viatico per il prosieguo del dialogo.

La risposta di Marini stavolta è lapidaria: “A me le partecipate non sono mai piaciute”.

Musica per le orecchie di Scaramuccia, parole al cianuro, evidentemente, se lette da Gabbianelli.

Ma che la situazione non sia rimasta ferma all’epilogo dell’ultimo consiglio comunale, lo dimostrano anche le dichiarazioni di Antonio Fracassini, il quale, da una costola del Pdl, ha formato Alleanza per Viterbo, insieme a Bracaglia e Marcucci, ed espresso il suo voto contrario al bilancio comunale.

Non che Fracassini, abbia cambiato idea: “Azzerare la giunta, nominare sei assessori ed essere coinvolti nelle scelte” – queste sono sempre le sue richieste.

Ma i toni sono certamente meno aspri: “Credo che il sindaco – spiega l’ex assessore della giunta Gabbianelli – in questo momento faccia bene a pensare alla festa per Santa Rosa. Certo, alla ripresa, credo che i problemi debbano essere presi in considerazione e risolti”.

Lei parla di sei assessori, ma nel momento in cui la giunta si è tolta le indennità, che differenza fa avere cinque o undici assessorati?

“Viterbo è una città e un capoluogo di provincia, non credo che ci sia la necessità di arrivare a queste misure che si prestano ad essere confuse con scelte demagogiche. Credo invece che, politicamente, vada dato un segnale, come quello di diminuire il numero degli assessori a sei con regolari indennità. Magari lavoreranno di più, ma almeno i cittadini potrebbero vedere, seppur con un’amministrazione in dirittura d’arrivo, che c’è la volontà di far dimagrire l’apparato”.

Si sente di commentare il ritiro dalla scena politica annunciato da Gabbianelli?

“Di fronte a situazioni difficili e anche all’amarezza che deriva da esse, a volte anche le idee si possono confondere”.

 

 

 

 

 





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