ANNO 14 n° 116
Manganellate al Sacrario, il giudice dice no al patteggiamento: la pena è lieve
Il 27enne dovrà tornare in aula
22/09/2018 - 06:46

VITERBO - Avrebbe voluto chiudere la questione con un patteggiamento a 6 mesi, ma per il giudice Roberto Colonnello, la pena sarebbe troppo lieve. E così, il rigetto.

S.F., il 27enne che lo scorso 27 agosto avrebbe preso a manganellate un rivale in amore, dovrà concordare una nuova condanna assieme al pubblico ministero Eliana Dolce. Leggermente più alta, come fa sapere il suo legale, l’avvocato Manuela Barboni, in modo da chiudere la questione in maniera pacifica.

L’aggressione, in pieno centro storico a Viterbo, in piazza del Sacrario: il giovane, per difendere la fidanzatina dagli apprezzamenti di un altro ragazzo, si sarebbe scagliato contro di lui con una lunga spranga di ferro, colpendolo più volte alla testa e facendolo finire in ospedale.

Da qui le accuse di lesioni e porto abusivo di arma bianca: processato per direttissima il giorno dopo l’aggressione, S.F. è stato rimesso in libertà, una volta convalidato l’arresto.

Nessuna parte civile dall’altra parte della sbarra: M.M. e i suoi genitori non sarebbero interessati ad alcun risarcimento danni, contrariamente a quanto dichiarato all’indomani della vicenda. Quando era ancora forte la rabbia e la paura per la salute del ragazzo.

Il giovane, infatti, per circa una settimana avrebbe avuto problemi tali alla masticazione da riuscire ad ingerire solo liquidi. Una delle due botte ricevute con quella spranga lo avrebbero raggiunto direttamente al nervo della guancia, infiammandolo in maniera severa.

Fortunatamente, fa sapere il suo legale, l’avvocato Corrado Cocchi, il problema sarebbe rientrato senza portare con sé grosse conseguenze.

Ora non resta che aspettare la fissazione di una nuova udienza in cui il giovane imputato potrà fare richiesta di una nuova pena, concordata tra le parti.






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