ANNO 14 n° 115
Mancini: ''Le mani devono servire a creare arte non a generare violenza''
Inaugurata allo spazio pensilina la mostra ''Scarpette rosse in ceramica''
23/11/2021 - 16:27

di Max Vismara

VITERBO - Un progetto targato Alessia Mancini in collaborazione con la Cna, Aicc, l’istituto Francesco Orioli e l’associazione Kyanos e il centro antiviolenza Penelope.

Questa mattina il taglio del nastro della mostra che ospita numerose opere d’arte con un unico filo conduttore: dire no alla violenza sulle donne.

“Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questo evento – ha detto il sindaco Giovanni Arena – questa è una settimana dedicata a queste tragedie che purtroppo sono sempre più presenti, ieri sera durante l’evento benefico abbiamo ascoltato la testimonianza di alcune donne che hanno subito violenza ma che hanno saputo dire basta, oggi si cominciano ad ottenere buoni risultati grazie alle associazioni che aiutano le vittime di violenza ma , ancora non basta bisogna muoversi prima che accadano queste cose ed è per questo che tutti il vicino di casa, il conoscente, l’amica insomma tutti devono segnalare queste situazioni di pericolo affinché non degenerino.”

Presenti all’inaugurazione anche il presidente del consiglio Stefano Evangelista e gli assessori Antonella Sberna, Laura Allegrini e Ludovica Salcini, la consigliere Elisa Cepparotti, la presidente della consulta per le pari opportunità Donatella Salvatori, la segretaria di Cna Luigia Melaragni, la presidente di Kyanos Marta Nori e la dirigente scolastica dell’Orioli Simonetta Pachella

Una mostra che sarà presente non solo allo spazio pensilina ma anche in moltissime attività commerciali della città che esporranno una scarpetta rossa o blu con accanto i volantini del centro antiviolenza con sopra tutti i numeri di riferimento per chiedere aiuto.

“Ringrazio tutte le artiste che hanno espresso con le loro opere il loro concetto di dolore per la violenza sulle donne – ha detto Alessia Mancini – un ringraziamento speciale a Cinzia Chiulli che ha supportato le ragazze del centro antiviolenza nel preparare le scarpette rosse e ai ragazzi dell’ istituto Orioli e a tutte le persone che si sono messe in gioco per rendere possibile questa mostra.

Ovviamente le ragazze del centro antiviolenza sono la parte più importante di tutto questo -ha sottolineato l’assessore – loro hanno fatto le scarpette rosse con le loro mani proprio per dimostrare che le mani sono fatte per creare arte e non per generare violenza''.

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