ANNO 14 n° 107
Maggioranza evanescente, salta anche il consiglio straordinario su Bagnaia
Treta al momento dell'appello esce dall'aula, le presenze di Frontini, Sberna, Moltoni e Insogna non bastano
27/09/2016 - 09:58

VITERBO - (e.c.) Niente di nuovo sotto il sole di Palazzo dei Priori: il consiglio comunale straordinario su Villa Lante e Bagnaia, richiesto dal consigliere di maggioranza Arduino Troili, salta, manco a dirlo, per mancanza del numero legale. Nella sala d'Ercole pesano le assenze degli 'amici' dello stesso Troili, i consiglieri Pd Serra, Quintarelli e Mongiardo. E pesa l'uscita dall'aula al momento del voto di Livio Treta (MoRi).

In apertura di seduta già è chiaro che non ci saranno i numeri. Martina Minchella, promotrice del consiglio comunale sul rischio sismico di Belcolle, non ricambia il favore ai 'colleghi' di opposta fazione democratica di una settimana fa e si presenta in aula. Con lei al primo appello della maggioranza rispondono presente, oltre a Troili, solo De Alexandris, Cappetti, Ciorba, Mecozzi, Treta e Simoni. L'opposizione non risponde all'appello, ci si rivede fra mezz'ora. Dopo la prima chiamata arrivano anche Daniela Bizzarri, Christian Scorsi, Paolo Moricoli e Patrizia Frittelli. La minoranza è indecisa su se entrare in aula o meno. Al secondo appello Treta al momento della chiamata esce, e non basta l'aiuto dai banchi della minoranza da parte dei consiglieri Insogna, Moltoni, Sberna e Frontini, che rispondono presente, in virtù del fatto che anche loro avevano firmato la richiesta di consiglio da parte di Troili: i presenti sono 16, 12 di maggioranza e l'uscita di Treta condiziona l'esito dell'appello. Il numero legale non c'è, su Bagnaia e Villa Lante non si discute.

Tutti a casa, e per la maggioranza del sindaco Michelini si apre un fronte interno di lotta in più: oltre all'eterna diatriba tra l'ala popolare e l'ala socialista del Pd, è evidente che anche i Mori rappresentano un problema. Non era, infatti, alla minoranza che si doveva ascrivere l'obbligo di mantenere in piedi la seduta. 'Noi abbiamo fatto una lista civica che si è sempre battuta per le frazioni - commenta Chiara Frontini -. Bagnaia e Villa Lante sono sempre stati temi cari alla nostra azione politica. Era importante che se ne potesse discutere. Per coerenza con i cittadini di Bagnaia ho ritenuto opportuno rispondere all'appello'.

'Noi siamo stati presenti, io il documento l'ho firmato - dichiara Daniela Bizzarri, che dopo l'episodio su Belcolle aveva invece detto che non avrebbe più preso parte ai consigli straordinari, probabilmente sull'onda del rammarico per la seduta saltata - ed era giusto discuterne. Fabbrini e Boco avevano un impegno, noi ci siamo stati perché non si gioca di ripicca, sennò la festa è finita. Non capisco perché i consiglieri di minoranza non abbiano risposto presente pur avendo firmato la richiesta del consiglio'. L'ascia di guerra del dopo consiglio su Belcolle saltato sembra sotterrata. Ma i numeri in ci sono comunque.

Un tantino meno diplomatico il presidente del circolo 'Amici di Bagnaia', Aldo Quadrani, presente in aula. 'Fate schifo, sputatevi in faccia' urla in direzione dei consiglieri di minoranza che non hanno garantito il numero legale. 'Non permetterti tu di rivolgerti a noi in questo modo' gli replica Treta, che pur appartenendo alla maggioranza, non ha garantito il numero legale e si sente chiamato in causa. Lo screzio finisce lì, il consiglio comunale pure.





Facebook Twitter Rss