ANNO 14 n° 116
Mafia viterbese, puntano tutti allo sconto di pena
Anche Giuseppe Trovato e Gazmir Gurguri optano per il rito abbreviato
I dieci imputati davanti al giudice il prossimo 10 febbraio
25/01/2020 - 06:57

VITERBO - (b.b.) Nessuna sorpresa per mafia viterbese. Come ampiamente previsto e annunciato anche Giuseppe Trovato e Gazmir Gurguri hanno scelto il rito abbreviato.

Sale così a dieci il numero degli imputati, arrestati lo scorso 25 gennaio con l’accusa di far parte di un’organizzazione criminale di stampo mafioso, che puntano allo sconto di pena.

Il 44enne calabrese Trovato, considerato insieme a Ismail Rebeshi il capo della banda italo-albanese disarticolata dopo mesi di indagini coordinate dalla Dda di Roma, ieri mattina era collegato in videoconferenza con l’aula Occorsio del tribunale ordinario di Roma: dal carcere di Nuoro, dove è recluso ormai da un anno, avrebbe fatto delle spontanee dichiarazioni, spiegando anche al giudice il motivo della sua assenza all’udienza del 14 gennaio. ''Sono qui per rispetto del tribunale – avrebbe detto – ma la scorsa settimana ho avuto un infarto''.

Giuseppe Trovato, Ismail Rebeshi, Spartak e Shkelzen Patozi, Sokol Dervishi Gazmir Gurguri, Gabriele Laezza, Luigi Forieri, Fouzia Oufir e Martina Guadagno compariranno di fronte al gup Emanuela Attura il prossimo 10 febbraio. Quel giorno, salvo imprevisti, ci sarà spazio per le richieste dell’accusa e delle parti civili.

Secondo i pubblici ministeri Giovanni Musarò e Fabrizio Tucci, la banda per mesi avrebbe messo a ferro e fuoco la città per raggiungere il controllo delle principali attività commerciali, come Compro Oro e ditte di traslochi, e mettere le mani sul mercato illecito dello spaccio, azzerando ogni forma di concorrenza. E tra i vertici, come confessato da Sokol Dervischi, divenuto collaboratore di giustizia, ci sarebbe stato un vero e proprio patto.

''È vero che è intervenuto un accordo tra Giuseppe Trovato e Ismail Rebeshi – spiegò al pm a inizio ottobre - Trovato aiutava Rebeshi a controllare il mercato della droga a Viterbo e Rebeshi aiutava Trovato a incendiare i negozi e le auto dei concorrenti dei compro oro e controllare il mercato''.

Gli unici a non dover rispondere del reato associativo, ma solo di reati fine con i quali avrebbero aiutato il sodalizio a raggiungere i propri obiettivi criminali, sono il 30enne Manuel Pecci, il 51enne Emanuele Erasmi e il 36enne Ionel Pavel. Per loro sarà rito ordinario il prossimo 9 marzo di fronte al tribunale di Viterbo.





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