ANNO 14 n° 115
Mafia, a Dervishi uno sconto di pena per aver collaborato con la giustizia
''Ha compiuto una scelta e riconosciuto gli addebiti, parlando delle finalità dell'associazione''
17/02/2020 - 06:57

VITERBO - (b.b.) Ha raccontato tutto ciò che sapeva. Sull'organizzazione. Sugli affari della banda. Sui legami di fiducia all'interno del gruppo. Sul tacito patto di collaborazione tra Giuseppe Trovato e Ismail Rebeshi.

E anche se, come sottolineato dagli stessi pubblici ministeri Giovanni Musarò e Fabrizio Tucci ''gran parte di quanto ha riferito era già a nostra conoscenza'', il collaboratore di giustizia Sokol Dervishi è l'unico dei dieci arrestati per mafia finiti davanti al gup lunedì scorso, per il quale la richiesta di pena è stata inferiore ai 9 anni di reclusione.

8 nello specifico. Grazie al riconoscimento delle attenuanti, seppur minime.

''Quelle che spettano a chi decide di collaborare e facilitare lo svolgimento delle indagini'' hanno spiegato i pm antimafia a conclusione delle otto ore di discussione di fronte al giudice capitolino Emanuela Attura.

Un’udienza fiume a cui i dieci arrestati, finiti in manette il 25 gennaio del 2019, hanno partecipato in videoconferenza. Anche i presunti capi dell’organizzazione, Giuseppe Trovato e Ismail Rebeshi, per i quali sono stati chiesti 20 anni di carcere, 20mila euro di multa e 3 anni di libertà vigilata a pena espiata.

''Dervishi non si è semplicemente allontanato dal gruppo, ma se è ne dissociato – hanno proseguito i pm – per mesi è stato il braccio destro di Trovato, insieme a Spartak Patozi. Si è reso disponibile e a completa disposizione del gruppo''. Come un fratello pronto a tutto pur di aiutare gli altri. Anche a mettere a segno folli piani criminali.

''Poi dal carcere ha compiuto una scelta e ha deciso di collaborare, ha riconosciuto tutti gli addebiti e parlato delle finalità dell’associazione - hanno concluso – e non possiamo non tenerne conto''.

Per questo per lui hanno richiesto 8 anni di carcere, mentre per gli altri le pene formulate sono state ben più pesanti: per Giuseppe Trovato 20 anni di reclusione e 20mila euro di multa, per Ismail Rebeshi 20 anni e 20mila euro, per Spartak Patozi 16 anni e 20mila euro, per il fratello Shkelzen 14 anni e 10mila euro, per Gazmir Gurguri 10 anni e 8 mesi, per Gabriele Laezza 14 anni e 16mila euro, per Fouzia Oufir 10 anni, 8 mesi e 10mila euro, per Luigi Forieri 12 anni e 4 mesi e per Martina Guadagno 9 anni e 4 mesi di reclusione.





Facebook Twitter Rss