ANNO 14 n° 115
L'Universitą della Tuscia
al Centro spaziale Esa
Per il programma scientifico Mars 500
14/03/2012 - 18:04

di Giovanna Bianconi

 

Il 23 e 24 febbraio scorsi si è svolto presso il DLR di Colonia il meeting internazionale riservato ai gruppi di ricerca che hanno partecipato all’ambizioso programma scientifico MARS500.

Tra gli scienziati italiani che hanno preso parte ai lavori, il Prof. Canganella dell’Università della Tuscia ha presentato i risultati preliminari degli esperimenti Lifeplus e Biofilm. In particolare per quest’ultimo è stato messo in evidenza che i trattamenti antimicrobici testati sull’alluminio per uso spaziale hanno permesso di limitare l’adesione e lo sviluppo dei microrganismi. “Ciò – conferma Canganella – è senza dubbio importante per limitare la biocontaminazione all’interno dei moduli e di conseguenza salvaguardare la sicurezza degli astronauti, oltre a ridurre i potenziali fenomeni di biocorrosione. Siamo moderatamente ottimisti, ma aspettiamo di terminare tutte le analisi di laboratorio e le elaborazioni dei dati prima di affermare che i trattamenti oggetto di studio abbiano una sicura azione antimicrobica”. Infatti presso il Laboratorio di microbiologia agraria e ambientale del DIBAF sono ancora in corso le attività di analisi delle centinaia di campioni inviati virtualmente a Viterbo dallo spazio e da Marte.

L’incontro presso il prestigioso Centro aerospaziale tedesco, in cui si addestrano gli astronauti dell’Agenzia spaziale europea (ESA), è stato un passo importante per confrontare i primi dati e trovare nuove sinergie tra i gruppi scientifici europei e russi. Ma le attività dei ricercatori comprendevano anche ulteriori sessioni di campionamento e test psicologici piuttosto impegnativi.

I due membri europei dell’equipaggio, l’italiano Diego Urbina e il francese Romain Charles, si sono come al solito distinti per il loro impegno, dimostrando di svolgere un ruolo attivo nel MARS500. Infatti, oltre a sottoporsi ancora una volta a test e campionamenti previsti per la fase “+3 mesi” del periodo post-missione, hanno presentato una loro comunicazione orale, importante per capire come l’equipaggio percepisca gli esperimenti e quali siano le eventuali difficoltà ad essi legate.

“Padrone di casa” d’eccezione per il brindisi di rito l’astronauta italiano in forza all’ESA Paolo Nespoli, che ha seguito i due giorni di lavori ed ha pazientemente risposto alle domande di molti ricercatori. Nespoli, che è rientrato a fine maggio dalla missione che lo ha impegnato sulla Stazione spaziale internazionale per oltre 5 mesi, è molto attivo sul fronte scientifico e della divulgazione.

Il prossimo appuntamento per la presentazione ufficiale dei risultati sarà a Mosca dal 23 al 25 aprile. Sicuramente i contributi dei circa 140 esperimenti scientifici porteranno ad una maggiore conoscenza degli aspetti legati alle missioni umane interplanetarie.

Dopo il MARS500, comunque vada, Marte sarà più vicino.




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