ANNO 14 n° 88
Lotta alla droga: c'č chi alza il tiro
Fratelli d'Italia ha presentato il manifesto ''Liberi dalla droga, mai schiavi''
21/02/2020 - 15:17

diMax Vismara 

VITERBO - E' stato presentato oggi nel centro di ascolto del Ceis in via del Collegio, il manifesto nazionale per la lotta alla droga ''Liberi dalla droga mai schiavi''.

Testimonial d'eccezione dell'iniziativa il presidente del Ceis, don Alberto Canuzzi, i deputati di Fratelli d'Italia Maria Teresa Bellucci e Mauro Rotelli e l'assessore alle politiche sociali Antonella Sberna.

Ad aprire la conferenza stampa Mauro Rotelli, che ha ricordato la sua vicinanza a don Alberto in veste di assessore ai servizi sociali del comune di Viterbo negli anni 2000.

''La lotta alla droga è una battaglia che Fratelli d'Italia ha intrapreso da molti anni - ha esordito il Parlamentare - noi abbiamo dato il pieno appoggio a questa iniziativa importantissima, fin da quando ero assessore sono stato vicino a don Alberto nei suoi grandi sforzi per aiutare le persone che cadono nella rete di questo grande nemico''.

Poi l'onorevole Rotelli ha introdotto l'intervento di don Alberto Canuzzi, presidente del Ceis e veterano nella lotta alla droga.

Era infatti il 1982 quando il primo centro di accoglienza del Ceis apriva i battenti in via del Collegio.

''All'epoca non c'era neanche la luce in questo complesso - ha ricordato nel suo lungo discorso don Alberto - Questa mia voce vuol essere la voce di tante altre comunità che grida al Parlamento Italiano che i'' dipendenti da sostanze o altro'' sono quella fascia di cittadini fragili che hanno maggior bisogno di attenzione. Pertanto chiediamo: di non parlare di droga soltanto quando ci sono fatti eclatanti: (Scampia, omicidi, citofoni...) perché oltre questi fatti ogni giorno ci sono delitti, famiglie nella disperazione, giro di denaro illecito...e migliaia di giovani ( sempre più giovani) vengono assorbiti in questo vortice. Perché? Un tempo lo Stato investire sulla Prevenzione. Ora non se ne parla più. Forse si puntava soltanto sull'''informazione'' e ciò non ha prodotto egli effetti desiderati. Crediamo che ci sia bisogno di parlare di Educazione e Formazione per saper affrontare la vita e i disagi della vita. La droga è come la ''febbre''. Se nell'organismo non trovi la causa della febbre questa non cala''.

Il sacerdote ha poi continuato il suo discorso ripercorrendo le tappe della sua lunga lotta a questa piaga fin dal lontano 1982.

La parola è poi passata all'onorevole Maria Teresa Bellucci, che ha ribadito l'importanza del problema e il suo impegno nell'affrontarlo fin da quando prestava servizio come operatrice in una comunità di recupero per tossicodipendenti. 

''Su questa piaga c'è un silenzio assordante da parte delle istituzioni - ha detto la parlamentare - ringrazio Fratelli d' Italia per aver intrapreso questa battaglia. Questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a presentare la mia candidatura con loro, ma tutto il parlamento deve essere sensibile a questa piaga che avvelena i nostri giovani''.

Poi la Bellucci ha snocciolato cifre da bollettino di guerra sul numero di sostanze stupefacenti presenti sul territorio e sulla loro diffusione tra la popolazione.

''La droga fa male - ha ribadito - tutti i tipi di droghe fanno male, anche quelle cosiddette leggere, la cannabis per esempio, il suo uso deve essere permesso solamente per aiutare i malati affetti da patologie gravi e solamente dietro prescrizione medica''.

Infine l'intervento dell'assessore alle politiche sociali Antonella Sberna, che ha sottolineato il costante impegno dell'assessorato alla politiche sociali nell'affiancare il Ceis in questa battaglia.






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