ANNO 14 n° 89
L'olio di Bagnoregio sul Gambero Rosso
L'azienda ConCarma e il suo oro verde di qualitą alla conquista del mondo
21/05/2017 - 08:29

BAGNOREGIO – L’olio extravergine ''made in Tuscia'' fa colpo e finisce sul Gambero Rosso. L’azienda ConCarma, un triangolo che unisce tre soci e tre regioni d’Italia (Lazio, Umbria e Toscana), con la qualità dei suoi prodotti e la bellezza delle campagne viterbesi incanta la rivista faro di punta dell’enogastronomia italiana.

''Immersi nella Valle dei Calanchi, con la suggestiva rocca di Civita di Bagnoregio a dominare il paesaggio, pensi che qui ci sia tutto, che non esista altro, che il mondo si esaurisca nella contemplazione di questo scenario unico sulla terra – si legge sul Gambero Rosso -. Ma da qui al mondo ci devi comunque arrivare, se vuoi vendere il fantastico prodotto di queste colline a due passi dal bacino del Lago di Bolsena''.

Giovanni Bulgari, Giulio Figarolo e Gianluca Pizzo sono i soci di ConCarma, azienda nata con il progetto di produrre olio extravergine di qualità con marchio italiano da esportare in tutto il mondo. Attualmente infatti il 60% del suo oro verde è venduto fuori dal Bel Paese. Una filosofia vincente che, come è sottolineato sulle pagine del Gambero Rosso, consente all’incantevole e piccolo borgo di Civita di Bagnoregio di arrivare, con la parte più golosa di se, sulle tavole di tutto il mondo.

Il ''Triangolo dell’olio'' così come definito dalla rivista, comprende tre aziende sul confine di Lazio, Umbria e Toscana. Una filiera complessa da gestire, ma la passione, l’esperienza e l’ambizione dei tre soci sono le carte vincenti.

''Riusciamo a incastrarci con i tempi e le lavorazioni gestendo da qui, da Bagnoregio, tutto il calendario di raccolta e lavorazione e il monitoraggio sulle piante e le maturazioni delle olive, oltre che sulla loro sanità – spiega Gianluca Pizzo sul Gambero Rosso - calcolando gli spostamenti e i tempi di raccolta, cerchiamo di avere in lavorazione le olive a una temperatura bassa, mai oltre i 20 gradi, così che poi il controllo del freddo in lavorazione possa avere efficacia. Non è facile, occorre una grande organizzazione e l’apertura mentale giusta per affrontare casistiche ed esigenze diverse e anche imprevisti. Ma è anche un lavoro che dà le sue soddisfazioni''.






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