ANNO 14 n° 89
L'istituto Orioli vince
un concorso europeo
La studentessa Irene Corsi premiata per l'abito pił bello e tradizonale
09/11/2016 - 10:09

VITERBO - L'istituto Orioli vince un concorso europeo.

Da anni studenti e docenti italiani si cimentano negli scambi europei per la formazione e la reciproca conoscenza. Ci si sposta solo su progetto e si comunica in lingua inglese. ''Una vera e propria sfida organizzativa - a parlare è la dirigente scolastica professoressa Simonetta Pachella -. I docenti accompagnatori si assumono di fatto una enorme responsabilità. L'obiettivo è quello di non far perdere ai ragazzi e alla scuola questa opportunità di fare esperienza nonostante le complessità di riorganizzazione per coloro che restano a svolgere le attività in orario curricolare. Chi resta infatti si trova impegnato nella rimodulazione delle attività scolastiche giornaliere allo scopo di mantenere la quotidianità e la continuità grazie alla collaborazione e al supporto da parte di tutto il corpo docente che si rende disponibile a sostituire i colleghi in Erasmus e riprogrammare, anche settimanalmente gli interventi didattici per gli studenti che non sono partiti''.

In questo caso il progetto era integrato nel programma Erasmus Plus Dys, Do it yourself. Il 5 settembre in Croazia, è stato decretato il vincitore del Folk Costume Design, ideato dalla First School of Economics di Zagabria. L'Italia è stata rappresentata dalle studentesse dell'indirizzo industria tessile-sartoriale dell'istituto superiore Orioli di Viterbo che hanno proposto diversi modelli ispirati agli abiti tradizionali dei quattro paesi partecipanti ovvero Italia, Lituania, Croazia e Portogallo. La vincitrice è italiana ed è viterbese.

Irene Corsi, questo è il nome della studentessa premiata. Obiettivo: ideare un abito folk che fosse adeguato a rappresentare le tradizioni di uno dei paesi partecipanti al programma. Irene è risultata la studentessa più votata, questo ne ha decretato la vittoria. Il costume è stato definito ''semplice ed elegante, adeguato a rappresentare lo stile degli abiti tradizionali''. Una promettente creazione Made in Italy per l'orgoglio dei docenti presenti tra cui i professori Pierpaolo Giacobbi e Patrizia Falesiedi.

Il logo di questa edizione del programma Do It Yourself era stato vinto da una studentessa lituana precedentemente premiata in Portogallo. Molti ragazzi e docenti viaggiano in Europa grazie a questi programmi e vengono ospitati direttamente dalle famiglie degli altri studenti. Questo ha consentito alle professoresse Clelia Vincenti e Patrizia Falesiedi, e cinque allievi dell'istituto Orioli di varcare anche i confini della Lituania. Per una settimana, dal 9 al 15 ottobre, tutti a lezione a Rokiskis. La cittadina è situata a nord-est della Lituania, nei pressi del confine con la Lettonia, quindi valigia invernale, sciarpa e cappello. La scuola ospitante era Juozas Tumas-Vaizgantas gymnasium. Ad attendere i nostri studenti erano i colleghi lituani che li hanno guidati tra i numerosi laboratori nel campo della ceramica, intaglio su carta, sculture di paglia, pane tipico locale e molto, molto altro.

''Un'esperienza indimenticabile che ha creato delle amicizie che ora continuano su Whatsapp, Instagram e Facebook'', racconta una studentessa dell'istituto Orioli appena rientrata dalla Lituania, Irene Pasquini. ''Siamo stati in casa delle famiglie di studenti come noi, abbiamo visitato i dintorni, abbiamo condiviso laboratori di attività tradizionali e abbiamo comunicato in lingua inglese. E' un'esperienza che rifarei subito''.

Il progetto Erasmus in questione si concluderà in Italia a marzo, quando gli studenti itineranti di Portogallo, Croazia e Lituania giungeranno a Viterbo per l'appuntamento conclusivo e saranno ospitati dagli studenti dell'istituto Orioli che li guideranno alla conoscenza del nostro territorio, della nostra storia e delle nostre tradizioni.

''Un' esperienza di sicuro successo - commenta la preside Pachella -, esperienza che verrà replicata nel tempo, affidando a rotazione l'incarico di accompagnatori a tutti i docenti. Un'esperienza di grande respiro resa possibile grazie ad una potente collaborazione e organizzazione interna, che aiuta la scuola a crescere e stimola i docenti a conquistare una nuova dimensione di condivisione e confronto anche nell'ottica di un moderno curriculum europeo''.






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