ANNO 14 n° 109
L'Isde chiede interventi sul Lago di Vico
La segnalazione inviata al Ministero della Salute
23/02/2020 - 11:12

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo:

L’Associazione italiana medici per l’ambiente - Isde ( International society of doctors for the environment) di Viterbo, che studia da oltre 10 anni la vicenda del degrado dell’ecosistema del lago di Vico, dopo la disamina della documentazione ricevuta dalla Asl di Viterbo, in data 6 febbraio 2020, e in relazione anche ai giudizi di idoneità dell’acqua, emessi dal Dipartimento di Prevenzione-Servizio Igiene, Alimenti, Nutrizione, Acque Potabili Pubbliche della Asl di Viterbo, fa rilevare che anche per tutto l’anno 2019 è stata erogata acqua non potabile dagli acquedotti comunali di Caprarola e Ronciglione.

L’Isde di Viterbo chiede pertanto un appuntamento urgente per illustrare le motivazioni perché sia da subito abbandonata la captazione di acqua dal lago di Vico e siano reperite fonti alternative di approvvigionamento idrico per tutelare la salute delle persone residenti nei due Comuni circumlacuali.

Dalla lettura delle comunicazioni della Asl di Viterbo al sindaco di Caprarola:

- protocollo n. 6433 del 25 gennaio 2019

- protocollo n.22483 del 18 marzo 2019

- protocollo n.24734 del 26 marzo 2019

- protocollo n. 34027 del 30 aprile 2019

- protocollo n.40384 del 22 maggio 2019

- protocollo n.51007 del 28 giugno 2019

- protocollo n.75044 del 21 ottobre 2019

- protocollo n. 89467 del 26 novembre 2019

- protocollo n. 48 del 2 gennaio 2020

- protocollo n.911 del giorno 8 gennaio 2020

e dalla lettura delle comunicazioni della Asl di Viterbo al sindaco di Ronciglione:

- protocollo n.6435 del 25 gennaio 2019

- protocollo n.13936 del 15 febbraio 2019

- protocollo n. 15918 del 22 febbraio 2019

- protocollo n.19698 dell’8 marzo 2019

- protocollo n.22482 del 18 marzo 2019

- protocollo n.42870 del 30 maggio 2019

- protocollo n.88880 del 23 novembre 2019

- protocollo n.906 del giorno 8 gennaio 2020

si rileva infatti il persistere nelle acque erogate di Fitoplancton e Cianoficee in particolare del Cianobatterio Panktothrix rubescens, detto comunemente anche Alga Rossa.

Si evidenziano inoltre alcuni superamenti del valori di parametro per l’ Arsenico- elemento cancerogeno certo di classe I secondo la classificazione dell’Agenzia internazionale sul Cancro-Iarc e con azione tossica anche come interferente endocrino-.

Risulta del tutto evidente il persistere da molti anni dell’inadeguatezza e delle criticità dei sistemi di potabilizzazione dei due acquedotti comunali attestate dal mantenimento e dalla reiterazione delle ordinanze di non potabilità delle acque per uso umano nei due Comuni (nel comune di Caprarola risulta in vigore, come da sito del giorno (21 febbraio 2020) della Asl di Viterbo http://www.asl.vt.it/Cittadino/arsenico/localita.php?ms=caprarola l’ordinanza di non potabilità n. 92 del 28 dicembre 2012 e nel comune di Ronciglione risultano in vigore le ordinanze: rete idrica lago di Vico- Ordinanza n.11 del 19 gennaio 2015 e rete idrica Fogliano ordinanza n.135 del 25 luglio 2017 http://www.asl.vt.it/Cittadino/arsenico/localita.php?ms=ronciglione).

L’Isde di Viterbo quindi, per quanto sopra esposto, ribadisce ancora una volta che, come sancito dal Principio di precauzione, dal Decreto legislativo 31/2001 e in ossequio all’articolo 32 della Carta Costituzionale, il diritto alla salute e quindi il diritto all’approvvigionamento ad acque salubri e pulite, deve essere garantito alle popolazioni come obiettivo primario da parte delle pubbliche Istituzioni e deve prevalere su ogni altro diritto privatistico, d’impresa e ogni altro tipo di interesse.

L’Isde di Viterbo ripropone di seguito gli interventi necessari ed urgenti per avviare il risanamento dell’ecosistema del lago di Vico e tutelare così la salute delle persone e in particolare dei bambini:

- cessazione della captazione di acqua dal lago di Vico e contestuale reperimento di fonti alternative di approvvigionamento idrico;

- avvio in tempi rapidi di una drastica riduzione, fino alla completa abolizione, dell’uso di fitofarmaci in tutta la conca del lago di Vico con riconversione al biologico di tutte le attuali forme di coltivazioni agricole in essa presenti;

- costante controllo e periodica verifica di tutti gli scarichi fognari delle utenze private e pubbliche poste in prossimità del lago;

- bonifica definitiva ed effettiva del deposito militare Nbc di Ronciglione;

- intensificazione dei controlli di tutte le attività notturne e diurne all’interno e in prossimità della Riserva regionale del lago di Vico;

- immediata installazione di impianti pilota per lo studio di una potabilizzazione extralacustre veramente efficace delle acque in relazione alle loro criticità e ricerca di nuove falde di captazione;

- costante e approfondito monitoraggio di tutte le sostanze tossiche e cancerogene che possono contaminare le acque destinate a consumo umano, la fauna e la flora lacustre;

- nuove indagini e monitoraggio delle sostanze tossiche e cancerogene già rilevate nei sedimenti del lago;

- biomonitoraggio per contaminazione da sostanze inquinanti della fauna lacustre, della flora lacustre e in particolare per le piante di nocciolo coltivate in prossimità del lago;

- informazione ampia e diffusa ai cittadini, negli studi medici, nelle scuole, negli ambulatori della Asl e presso l’ospedale di Ronciglione;

- inizio immediato di un monitoraggio di lungo periodo relativo allo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini;

- screening gratuiti per le popolazioni esposte al cosiddetto “effetto cocktail” determinato dall’esposizione contemporanea a più cancerogeni e sostanze tossiche presenti nelle acque del lago, anche se entro i limiti di legge, in particolare: cianobatteri, microcistine algali, arsenico, metalli pesanti e pesticidi.

Egregi Ministri,

si richiede pertanto che siano assunti tutti i provvedimenti adeguati.

Si richiede altresì un incontro per illustrare dettagliatamente quanto segnalato.

 






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