ANNO 14 n° 89
L'infertilità nell’ uomo: lo spiega il Dr. Militello
Come comportarsi? Quali esami fare?
23/12/2016 - 12:01

a cura di Andrea Militello Andrologo e Urologo Viterbo

Viterbo - Siamo sempre abituati a considerare l’infertilità un problema strettamente femminile.

Le statistiche al contrario ci dicono che il 30 % della infertilità è femminile, il 33% di coppia e un altro 33% lo è per fattore maschile.

Sempre più, probabilmente per fattori ambientali e per ereditarietà, le coppie italiane dimostrano una ridotta fertilità e , se andiamo a vedere i numeri , la nostra popolazione sarebbe addirittura in via di estinzione. Sembra una considerazione assurda e fuori luogo, ma vi assicuro che sono i dati dell’ultimo congresso andrologico dedicato alla fertilità maschile del 2016.

Come deve comportarsi quindi la coppia che non vede arrivare subito il suo desiderato erede?

Chiaramente la donna deve seguire il suo percorso ginecologico, assicurandosi della sua integrità anatomica, tubarica e della propria riserva ovarica .

L’uomo deve affidarsi ad un andrologo , possibilmente perfezionato in fisiopatologia della riproduzione umana, per un suo percorso diagnostico ed eventualmente terapeutico.

Che esami bisogna fare ? Come iniziamo?

L’andrologo avrà il compito di visitare il paziente, escludere problematiche prostatiche, valutare la morfologia e il volume dei testicoli. Si eseguirà un ecocolordoppler dei vasi spermatici per escludere la presenza di una varicocele ( che tratteremo in un prossimo numero).

Ma l’esame principale, che ci dimostra immediatamente il grado di fertilità di un uomo è lo spermiogramma, spesso accompagnato anche da una spermio coltura .

Nelle forme con assenza di spermatozoi dovremmo vedere se è il testicolo a non produrre , le cosiddette forme secretive , oppure sono gli spermatozoi prodotti a non essere espulsi, le cosiddette forme ostruttive , mediante la determinazione dei livelli di alcuni ormoni : FSH, LH, Prolattina, Inibina B

Nelle forme con pochi spermatozoi e scarsamente mobili dovremmo indagare sulle possibile cause e terapie.

Il consiglio è di affidarsi allo specialista di competenza, informarsi sul web senza però sostituirsi all’esperienza del medico , ma insieme a lui affrontare un percorso che porti al più presto a una soluzione.

Un caro saluto a tutti i lettori

 

Dr. Andrea Militello

Urologo Andrologo

Perfezionato in fisiopatologia della riproduzione umana

 





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