ANNO 14 n° 110
L'inedita commedia 'Apparenti felicitą'
diverte e commuove
La replica l'11 luglio a Palazzo Chigi
11/06/2015 - 14:38

Grande successo per lo spettacolo dalla FITA provinciale di Viterbo, svoltosi domenica 7 giugno al Teatro Murialdo. Il corso, organizzato dal Presidente Bruno Mencarelli, ha ricevuto subito ottime critiche ed è stato una sorpresa per gli spettatori che hanno riempito il teatro, sorpresa che probabilmente non è stata per chi conosce ed ha seguito, soprattutto negli ultimi anni il Regista Sergio Urbani che in questa occasione ha messo in scena una commedia scritta appositamente per la compagnia amatoriale viterbese.

L’inedito dal titolo “Apparenti felicità” è una commedia brillante, nella quale si sorride, si ride e ci si commuove, un regalo che il Maestro Urbani ha voluto fare a Viterbo e alla FITA, tutto ciò reso possibile dall’ottima messa in scena da parte del regista e dall’interpretazione degli attori, alcuni dei quali alle prime esperienze, che hanno assolutamente dimostrato di avere carattere e di poter essere vicini ai professionisti se diretti da qualcuno che potesse mettere in evidenza le caratteristiche recitative di ognuno di loro.

La compagnia formata da 18 donne e solamente 2 uomini è la seguente:

Pina Luongo (Lucia), Alessia Peruzzi (Zoe), Giulia Celletti (Noemi), Agnese Rocchini (Giada), Federica Bacchin (Chiara), Laura Cipolloni (Flora), Margherita macor (Bianca), Simonetta Grassi (Tina), Osvaldo Calevi (Ubaldo), Nadia Costantini (Delia), Elena Tatananni (Marta), Fosca Speranza (Ornella), Maria Speranza (Valeria), Elena Fornai (Sofia), Serena Della Porta (Emma), Marco Corradi (Jacopo), Carla Caso (Katia), Giovanna Alba (Rosa), Laura Terribili (Angelica), Ilaria Belardo (Francesca).

3 DOMANDE AL PRESIDENTE.

Presidente Mencarelli, il corso di teatro organizzato dalla Fita provinciale si è appena concluso. Soddisfatto del percorso svolto dagli allievi?

Era da molto tempo che avevo intenzione di organizzare un corso di teatro e debbo dire che i timori fino all'ultimo non sono mancati ero un po' scettico ma dal numero dei partecipanti non posso che essere soddisfatto i ben 23 adesioni al corso anche se solo 20 lo hanno concluso.

Presidente, sappiamo che l'epilogo è stato caratterizzato da un'opera inedita scritta appunto per il corso. Avete cercato di aumentare gli stimoli e le responsabilità?

È stata una vera soddisfazione per tutti, io in prima persona, gli attori ed il regista Sergio Urbani. si è creato un nuovo gruppo che penso e spero durerà e darà molte soddisfazioni.-- gli allievi sono giunti alla fine del corso ma in un lasso di tempo molto breve , circa 3 mesi, sono riusciti a portare in scena un lavoro creato ' ad hoc' dal maestro urbani che ha entusiasmato tutta la platea alla sua prima uscita e...sinceramente ha commosso anche me!

Tutti gli allievi hanno dato prova di ' temperamento' teatrale senza nulla togliere al teatro professionistico!; la performance è stata curata nei minimi particolari e la carica emozionale della sua coralità si è subito trasmessa a tutti gli spettatori che hanno stigmatizzato alla fine con un prolungato e caloroso applauso.

Presidente, programmi per il futuro? Cercherete una continuità anche nell'insegnamento o i corsi ci saranno solo in occasioni specifiche?

Programmi per il futuro? per chi ha la carica teatrale è difficile l'abbandono... certamente continueremo su questa linea dimostratasi vincente con la speranza di annoverare tra le fila altri nuovi elementi desiderosi di provare l'ebbrezza del palcoscenico.

grazie!

 

3 DOMANDE AL REGISTA.

Maestro Urbani, possiamo dire “molto buona la prima” sia per il percorso che naturalmente per il debutto dello spettacolo.

Si direi proprio di si. Il percorso è stato intenso, entusiasmante ma relativamente breve e per questo motivo probabilmente ci si poteva aspettare un epilogo ben più semplice di quello che io in accordo con il Presidente Mencarelli abbiamo scelto per i frequentanti. Ovvero uno spettacolo vero e proprio. La qualità e la preparazione della maggior parte degli allievi, inoltre, era di base già buona per affrontare un percorso così impegnativo. Non va assolutamente sottovalutato quanto l’allestimento nel dettaglio di uno spettacolo e la conseguente conoscenza e costruzione di un personaggio da portare in scena, aumenti esponenzialmente l’aspetto formativo, oltre che regalare emozioni fortissime.

Lei ha vinto diversi importanti premi con i suoi testi, oltre che naturalmente con le sue regie. Quali sono i motivi che l’hanno spinta a scrivere un testo per uno dei suoi corsi?

Ho scritto personalmente “Apparenti felicità” per due motivi fondamentali. Innanzitutto per la particolarità del gruppo, numeroso e in stragrande maggioranza costituito da donne, ma anche e soprattutto perché desideravo che gli allievi avessero la possibilità di conoscere del proprio personaggio sia la parte comica, che quella drammatica, potendo così conoscere sia dell’una che dell’altra i diversi ritmi, i diversi colori, le diverse emozioni e vivendo atmosfere completamente differenti.

Per chi fosse interessato e non ha visto lo spettacolo, sono previste repliche?

L’11 Luglio replicheremo nella meravigliosa location delle Scuderie di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino, avendo richiesto la nostra partecipazione all’evento “Tavola imbandita. Tavola Bandita” , l’importante manifestazione caratterizzata da eventi culturali di grande interesse, compresa la mostra di pittura e non solo di celebri artisti della biennale di Venezia.






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