ANNO 14 n° 110
“Letteratura sul ring”,
la kermesse culturale
della metro di Berlino
da importare a Viterbo
10/02/2015 - 02:00

Dal professor Giuseppe Massimo Panga riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO -In questo fine settimana la capitale tedesca si è confermata più che mai luogo privilegiato di sperimentazione culturale e fucina di nuovi talenti; ma non ci riferiamo agli sfavillanti red carpets della Berlinale del cinema che sta attirando i media mondiali. Al centro dell’attenzione sono invece le luccicanti rotaie del Ring, lo storico anello della metropolitana (U-Bahn) che circonda e collega i quartieri centrali della città, dove è stata organizzata una singolare maratona letteraria, una no-stop di scrittura affidata a sette giovani e talentuosi scrittori che per ventiquattro ore hanno trasformato un comune e grigio vagone ferroviario in un’officina letteraria on the road, anzi ''on the rail''.

L’idea e la realizzazione è stata curata dall’associazione franco-tedesca ''Un zèbre sur la langue'', che ha individuato e contattato i sette protagonisti, tutti giovani e promettenti scrittori legati per vari motivi a Berlino, per lanciarli in questa singolare sfida: scrivere, scrivere e ancora scrivere per ben ventiquattro ore consecutive (con giusto delle pause per i bisogni fisiologici) e consegnare questo spazio metropolitano in perenne movimento circolare, il Ring appunto, ad un ruolo di catalizzatore di visioni, atmosfere, luci, colori, sensazioni e ispirazioni.

''La letteratura sul ring'' (https://letteraturasulring.wordpress.com), è stato tutto questo e molto di più; partenza dalla stazione di Schönhauser sabato 7 febbraio alle 12 e arrivo nello stesso luogo e allo stesso orario della domenica successiva.

Amèlie Urla (francese),Neil Jomunsi (belga),Nikita Afanasjew (russo),Patrick Weh Weiland (tedesco),Nicolas Ancion (francese), Robert Klages (tedesco) e la nostra Nicoletta Grillo,unica italiana in gara, si sono armati di tablet e hanno creato, in diretta on line sul blog della manifestazione, dei testi in tedesco, francese e italiano, prendendo spunto da ciò che vedevano, sentivano e percepivano nei ventiquattro giri compiuti intorno e all’interno di celebri e meno celebri quartieri berlinesi.

Nicoletta Grillo (www.ildivanodipoesia.wordpress.com), scrittrice e poetessa comasca residente a Berlino e legata da profondi rapporti amichevoli con la nostra città, in particolare ha centrato il senso di questa iniziativa affermando che ''stiamo cercando di riappropriarci di un luogo anonimo come la S-Bahn e riempirla di senso, di racconti e di personaggi''.

Bisogna indubbiamente dire, considerata l’attenzione mediatica che ha seguito l’evento, che Nicoletta, insieme ai suoi ''compagni di penna'', ha centrato pienamente l’obbiettivo. A questo punto perché non replicare una manifestazione analoga nella nostra Viterbo, città notoriamente arida di attività culturali innovative? Perché non trasformare per ventiquattro ore la nostra sgarrupata ferrovia Roma-Viterbo in un luogo di cultura e letteratura e non solo di cronaca per i noti disagi che l’affliggono? Perché non collocare per ventiquattro ore il nostro territorio al centro dell’attenzione e dell’ispirazione di giovani scrittori locali ma anche provenienti da altre realtà italiane ed europee? L’idea è lanciata, la volontà c’è, le energie ci sono e c’è pure (ahi noi!) la linea FM3.

Giuseppe Massimo Pangari






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