ANNO 14 n° 88
Le opposizioni: ''Bilancio, la partita finirà in tribunale''
Opposizioni compatte sulle critiche: ''Trenta ore per 3 milioni di tasse''
La promessa: ''Alla ripresa dei lavori, su ogni delibera sarà guerra totale''
01/08/2015 - 15:30

VITERBO - Tutti d'un sentimento: da ora in poi è guerra aperta. . Il centrodestra si ritrova compatto nelle fortissime critiche all'amministrazione Michelini: per la forma e per la sostanza. Per l'occasione aderisce anche il Movimento 5stelle, mentre sono assenti Goffredo Taborri (Ncd) in ferie e Chiara Frontini (Viterbo VentiVenti) per motivi di lavoro, ma anche loro garantiscono piena adesione ai motivi del fortissimo malcontento. ''Trenta ore per le tasse'' sintetizza Claudio Ubertini (Forza Italia). Nel mirino, dunque, gli aumenti indiscriminati: tre milioni almeno.'' Ma potrebbero essere anche di più - chiosa Gian Maria Santucci (FondAzione) - perché siccome non sono stati in grado di darci cifre precise sull'impatto reale delle variazioni di tasse e tariffe, alla fine i cittadini potrebbero ritrovare a pagare molto di più''. ''E' incredibile - aggiunge Ubertini - che se il governo taglia 3 milioni di trasferimenti, non siano stati in grado di operare un qualunque tipo di taglio, scaricando tutto il peso della manovra sui viterbesi. Eppure sprechi e marchette sono sicuramente presenti nel bilancio: lo scopriremo quando lo analizzeremo punto per punto''. ''Questa maggioranza non è degna di amministrare la città - rincara la dose Vittorio Galati (Gruppo misto) - e il sindaco Michelini con la sua maleducazione e le continue mancate risposte ne è il simbolo. La sintesi è una sola: a casa''.

Il bilancio per le opposizioni in Sala d'Ercole è totalmente deficitario. ''Questa partita finirà in tribunale - spiega Santucci. Non siamo ancora in grado di dire chi se ne occuperà, ma vanno valutati gli aspetti amministrativi, civili e anche penali. Una cosa è certa: gli avvocati entreranno in azione''. Essenzialmente due i motivi di doglianza: non aver rispettato con lo sforamento al giorno successivo la scadenza del 30 luglio per l'approvazione e aver impedito di fatto qualunque tipo di intervento attraverso emendamenti. ''Con il meccanismo di dichiarare inammissibili tutti i tipi di correttivo - dicono in coro gli oppositori - anche la maggioranza è rimasta incastrata quando aveva deciso di emendare le tariffe sulle mense scolastiche: niente da fare, se erano non accettabili, quelli precedenti, non era possibile discutere e votare anche quello presentato da loro''. ''Quando l'assessore Guerriero - aggiunge l'ex sindaco Giulio Marini (Forza Italia) - propose un aumento di 40 centesimi per il ticket mensa, si scatenò l'inferno e io ritirai la delibera. Adesso passa un provvedimento che aumenta i costi: chi pagherà di più? Quante famiglie saranno interessate? Quanto incasserà il Comune? Non si sa... E c'è un'ulteriore incognita: perché aumenta tutto, ma non la Tari, cioè la tassa sui rifiuti. Qualcuno dovrà spiegarlo''. Gianluca Grancini (Fratelli d'Italia): ''L'anno scorso in bilancio c'era un milione di euro per le strade. Qualcuno ha visto un qualche miglioramento? Che fine hanno fatto quei soldi?''. ''Un obiettivo però lo hanno raggiunto - interviene Gianluca De Dominicis (Movimento 5stelle) - Sono riusciti a ricompattare tutta l'opposizione. Considero quelle che è avvenuto negli ultimi giorni, una prova tecnica di quanto accadrà a partire dal 20 agosto e in futuro. Battaglia durissima su ogni delibera'.

'' La maggioranza è a pezzi - confessa Santucci - ho visto scene incredibili dietro le quinte con consiglieri del centrosinistra in lacrime. Non faccio i nomi, ma tutti sanno che dico la verità. Vanno avanti con mezzucci e con continue lesioni al regolamento''. ''I veri sconfitti sono i viterbesi - spiega Luigi Maria Buzzi (Fratelli d'Italia - con un colpo particolare al ceto medio che evidentemente interessa poco al nostro sindaco''. ''Cominci lui a dare l'esempio - sollecita ancora Santucci - rinunciando alla sua indennità, visto che ha dichiarato a più riprese di vivere del suo''. ''Avevamo lasciato 22 milioni in cassa, 14 di residui e una programmazione pluriennale - ricorda stizzito Marini - e di tutto questo cosa è rimasto?''. ''Le tasse della Merkel di Vignanello - aggiunge Buzzi - Se ne torni pure al suo paesello, visto che aveva anche nascosto i 350mila euro di rimborso dell'Imu agricola''.

A fronte dell'annunciato ricorso alla magistratura, va aggiunto anche tutta l'opposizione ha deciso di rinunciare al gettone di presenza: ''Perché non è giusto che i cittadini ci paghino mentre noi decidiamo le tasse che loro dovranno pagare''. Ma la minaccia più pesante è quella politica: ''D'ora in poi ogni delibera sarà un Vietnam''. E De Dominicis è ancora più esplicito: ''Lascino perdere i maxi emendamenti. Sul bilancio si andrà voce per voce e capitolo per capitolo. Se è necessario li teniamo in aula per tre mesi di fila...''.





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