ANNO 14 n° 88
Le cinque giornate del bilancio
Dopo la diffida del prefetto la partita dovrà essere chiusa in tempi stretti
24/08/2015 - 00:30

di Roberto Pomi

VITERBO – Bilancio, il giorno buono per iniziare la discussione sarà con ogni probabilità mercoledì 26 agosto. Tempi stretti per l’amministrazione di Leonardo Michelini, resi stringenti dalla lettera di diffida del prefetto Rita Piermatti arrivata sulla scrivania del sindaco e del segretario generali nella giornata di venerdì. Dieci giorni di tempo che scadono quindi il 31 agosto per chiudere la partita.

Domani pomeriggio la conferenza dei capigruppo fisserà il calendario delle sedute che, pallottoliere alla mano, potranno al massimo essere cinque per stare dentro la scadenza. Un tempo stretto che spingerà la maggioranza a serrare le fila e chiudere tutto addirittura qualche giorno prima di Santa Rosa.

In realtà, considerando la situazione di sfilacciamento della maggioranza, il breve tempo a disposizione potrebbe risultare anche un vantaggio. I numeri della squadra di Michelini sono infatti scesi quasi al limite. La maggioranza vera, tirando già fuori Sergio Insogna e Francesco Moltoni, è ferma a 19 unità più il primo cittadino. Ma tra i 19 è conteggiato anche Marco Volpi, che ha dimostrato di non essere più tanto in sintonia. Ergo il nucleo solido è di 18 e se mancassero due consiglieri simultaneamente la maggioranza andrebbe sotto. E più la discussione si allunga e più un assenza di due unità potrebbe essere fisiologica. Di contro, la paura di andare tutti a casa, potrebbe giocare a fovore della maggioranza: qualcuno potrebbe sì votare contro il bilancio, ma essere presente in aula per garantire il numero legale. 

Tra maggioranza e opposizioni inoltre il clima continua a essere incandescente e continuerà l’estenuante muro contro muro. 8mila gli emendamenti presentati il 12 agosto scorso. La maggioranza punterà a far scattare ''la tagliola'' accorpandoli il più possibile. Ma comunque la discussione sarà di per sé serrata.





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