ANNO 14 n° 110
Le cinque cose da non fare oggi
Guida pratica di sopravvivenza per la giornata pił calda dell'anno
15/08/2016 - 02:00

di Stefano Mecorio

Siamo lieti, signori, di fornirvi oggi una pratica guida di sopravvivenza. Cinque semplici regole, utilissime in questa pazza giornata di Ferragosto. E più che regole, a vederla bene, trattasi di consigli. Dettati dall'esperienza sul campo e da anni e anni di Burraco (che come è noto stimola il ragionamento, ancor più da ubriachi).

Perciò avanti. Leggete e diffondete il verbo (diceva quello). Che al complemento oggetto ci si pensa noi.

1 La cultura da parte

Se siete a Montalto, e vi viene un'improvvisa voglia di accrescere il vostro bagaglio, entrate pure in libreria ed acquistate un qualsiasi volume. Evitate solo magari di piazzarvi sulla spiaggia dei militari, sotto l'ombrellone, con la vostra barba hipster ed in mano il Corano. Meglio un porno, piuttosto. Meglio anche Moccia

2 Frutta con moderazione

La frutta fa bene, certo. Ma regolatevi. Perchè certe gare a chi mangia più cocomero vanno fatte solo quando si è giovani. A Ferragosto i bagni degli stabilimenti sono sempre occupati e se la fate tutti in acqua poi non ci si può lamentare che a riva ci sta la schiumetta. Per non parlare inoltre dei semini. Tanti semini in corpo. Appiccicosi. Diventano un solo semone grande come una noce di cocco. In bocca al lupo

3 Animali e animali

Se avete un cane (''bello, Pongo, vieni da papà''), evitate di lasciarlo a casa mentre voi partite col coccodrillo di plastica in posizione ascellare 'baguette a Parigi'. Al vostro ritorno le possibili conseguenze saranno due. O Pongo ha trovato meno schifosi di voi i ladri, e se ne è andato con loro. Oppure ha invitato a salire tutti i cani del quartiere e vi stanno spazzolando il frigorifero (birre comprese). Col gatto tutto ciò non succede, lui i casini li fa a prescindere

4 Secchiate sconsigliate

l gavettone è lo scherzone per eccellenza. E così si finisce sempre che si parte da una pistola ad acqua trovata dentro le patatine (viscidissima, ma eterno passatempo) e si chiude col chiamare il cugino Marcello contadino che parcheggia l'autobotte delle pecore in piazza ed apre un tubo refrigerante grande come il canale della Manica. Occhio, che a conti fatti con gli aumenti della Talete conviene tirarsi il Berlucchi

5 Il falò

Ogni santo anno si fanno più falò che figli, in Provincia. Un recente studio però pare dimostri l'esatto contrario. E cioè che più falò si fanno e più figli nascono. Precisamente dopo 9 mesi, 8 in caso di parto prematuro. Ora, a voi la scelta. L'alternativa è sempre l'innocuo gelatino in ciabatte




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