ANNO 14 n° 111
Le alcantarine arrivate al monastero
Stamattina accolte a Santa Rosa due sorelle dell'ordine francescano
Il sindaco: ''Benvenute, Viterbo vi accoglie con il sorriso sulle labbra''
Per domani, salvo sorprese, è in programma il trasferimento delle clarisse
14/12/2015 - 12:25

VITERBO – (An. Ar.) Sono arrivate questa mattina al monastero di Santa Rosa due sorelle alcantarine. Si tratta delle suore destinate a prendere il posto nel convento delle clarisse, custodi del corpo incorrotto della patrona della città di Viterbo da oltre settecento anni.

In mattinata, le sorelle sono state fatte entrare nella struttura religiosa dall’ingresso posteriore – quello per intenderci, che si raggiunge da viale Raniero Capocci – e sono state accolte all’interno, per espletare le formalità logistiche. Sono stati visti anche alcuni alti prelati, mentre non trova conferma per ora la voce che vorrebbe presente all’interno della struttura anche il vescovo Lino Fumagalli. Nel pomeriggio potrebbe arrivare anche la presidente di quest’ordine francescano, non di clausura. A loro va comunque il benvenuto affettuoso della città.

Mentre per domani dovrebbe essere previsto il trasferimento delle tre clarisse, deciso dal Vaticano, anche se non cessano i tentativi diplomatici da parte del Comune di Viterbo e di altre istituzioni per trovare una soluzione di compromesso. Il sindaco Michelini ha più volte proposto una convivenza tra le clarisse (alle quali i viterbesi sono devotissimi e che rappresentano la memoria storica del culto per la Santa) e le alcantarine, anche se la decisione delle alte gerarchie vaticane sembra ormai essere presa.

''Diamo il benvenuto alle suore alcantarine e le accogliamo con il sorriso - dice Michelini - Viterbo è una città che fa dell'accoglienza e della fratellanza dei valori irrinunciabiliìì

In queste ore si stanno anche numerando le cinquecento copie del poster (ma più che poster è quasi una pergamena, bellissima) celebrativo realizzato dal Comune, Fondazione Carivit e Banca di Viterbo con il logo e il sigillo del monastero. Verrà consegnato ai Facchini di Santa Rosa e ad altri come testimonianza dell’opera delle clarisse. Potrebbe essere questo l’ultimo atto ufficiale di una storia centenaria.





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