ANNO 14 n° 110
''Lavoratori atipici ci si muova per tempo''
Sanità: dopo la Uil interviene anche la Fials con il segretario Ricci
28/12/2015 - 09:28

VITERBO - Lavoratori precari e atipici nella sanità, dopo la Uil, si muove anche la Fials. Il sindacato, per voce del suo segretario provinciale Vittorio Ricci, ha scritto una lettera ai vertici della Asl chiedendo di predisporre tutte le iniziative per stabilizzare queste figure professionali, come impone la legge.

''La gravità della situazione relativa alla carenza di operatori sanitari soprattutto Infermieri, medici e tecnici sanitari, sta determinando pesanti ripercussioni sull' assistenza ai pazienti ricoverati negli ospedali di tutta l'Azienda Sanitaria. Occorre accelerare le assunzioni e gli interventi di stabilizzazione del personale precario alla luce di quanto prevede la legge di stabilità 2016 - scrive Ricci - In particolare la scrivente organizzazione sindacale, nel richiamare la citata legge, sollecita  i vertici della Asl  ad adottare urgentemente tutti i provvedimenti necessari corredati di un piano inerente il fabbisogno di personale tale da garantire il rispetto delle disposizioni dell’Unione Europea in materia di orario di lavoro che devono essere trasmessi entro il 29 febbraio 2016 al tavolo di verifica degli adempimenti ed al tavolo permanente per l’erogazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza) di cui all’intesa stato-regioni del 23 marzo 2015 ed al tavolo per il monitoraggio sull’attuazione del D.M. n. 70/15. Qualora in base al piano di fabbisogno sopracitato emergessero criticità si possono avviare le procedure concorsuali straordinarie per l’assunzione di personale medico ed infermieristico tramite attivazione di contratti di lavoro flessibile. Nelle more della predisposizione dei citati piani e nel rispetto delle disposizioni dell’Unione Europea sull’articolazione dell’orario di lavoro ed in presenza di criticità, peraltro già individuate nelle varie UU.OO. della ASL Viterbo, gli enti del servizio sanitario nazionale possono ricorrere ad assunzioni nel periodo 1 gennaio - 31 luglio, prorogabili fino al 31 ottobre 2016. Nel contempo, gli enti del servizio sanitario nazionale, possono indire e concludere, anche in deroga alle previsioni del D,P.C.M 6 marzo 2015, le procedure di stabilizzazione prevedendo per il personale precario la riserva del 50% dei posti disponibili''.

Prosegue Ricci: ''E’ utile sottolineare che, ogni giorno di ritardo nell’adozione dei provvedimenti dettati dalla legge di stabilità sopra citata, aggrava una situazione già insostenibile e pericolosa per i pazienti, ai quali è sempre più difficile offrire garanzie di qualità delle prestazioni che vengono erogate da personale esasperato e stanco per turni di lavoro inaccettabili (si pensi alle12 ore del turno notturno); infermieri e medici, sempre più affetti da patologie dipendenti dal lavoro (incremento dei lavoratori prescritti), eccessivamente esposti ad incorrere in errori nell’esercizio professionale (incremento del contenzioso) e costretti a prolungare, loro malgrado, i tempi dei percorsi assistenziali per mancanza o insufficienza del numero degli operatori addetti''.

Quindi, le conclusioni: ''Nel richiamare i vertici aziendali anche sul grave danno economico che il perdurare di tale situazione determina, restiamo fiduciosi che un adeguato e tempestivo intervento possa ridurre considerevolmente le criticità presenti, soprattutto all’ospedale di Belcolle e negli ospedali periferici, per rendere concreti i buoni propositi e percepibili i vantaggi per i cittadini, dettati dalla nuova organizzazione sanitaria prevista nell’Atto Aziendale''.






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