ANNO 14 n° 111
Il vescovo Romano Rossi: ''Lassù ti allenerà un grande mister''
Il vescovo Rossi ai funerali di Luca Graziosi, il ragazzo morto di meningite
26/02/2015 - 21:03

CASTEL SANT'ELIA - ''Tu sei volato lassù, dove troverai un grande mister ad allenarti''. E' un passaggio dell'omelia del vescovo di Civita Castellana Romano Rossi ai funerali di Luca Graziosi, il ragazzo di sedici anni stroncato la notte tra domenica e lunedì scorsi da una meningite fulminante nell'ospedale Andosilla. ''E' bene che la curva si sia riunita qui, per salutare un campione qual eri' ha aggiunto il vescovo facendo riferimento ai ripetuti applausi che hanno scandito le esequie.

Del resto, nella basilica di Castel Sant'Elia e fuori tutto ricordavano la grande passione per il calcio e il tifo per la Juventus che hanno contrassegnato la breve esistenza di Luca. Sulla sua bara, bianca, è stata adagiata la maglia gialloblù della Federcalcio con il numero diciotto, con la quale, due anni fa, partecipò alla rappresentativa provinciale Giovanissimi che vinse il titolo regionale. 'Noi saremo sempre ventuno e non venti, perché tu sarai sempre con noi' ha detto un commosso ragazzo in rappresentanza della sua squadra di calcio. E ancora, quando la bara, portata a spalle dagli stessi compagni di squadra e dal padre Gilberto, gli amici di Luca hanno lanciato in cielo decine di palloncini bianchi e neri: i colori della sua Juve.

Alla cerimonia, carica di strazio, gonfia di commozione, ha preso parte in pratica tutto il paese. Tra gli altri erano presenti i sindaci di Civita Castellana Gianluca Angelelli e di Castel Sant'Elia Rodolfo Mazzolini, il segretario e il delegato provinciale della Federcalcio di Viterbo, rispettivamente Vincenzo Leonetti ed Ermanno Todini. Con loro l'allenatore Vincenzo Rosella. Particolarmente toccanti le parole del giornalista Nicola Savino,dirigente della Federcalcio. Dopo aver ricostruito il cammino che due anni fa portò la rappresentativa provinciale Giovanissimi a vincere il titolo regionale, Savino ha detto: ''Luca era semplicemente un bravo ragazzo: in campo e fuori''. Parole che hanno fatto correre un brivido sulla schiena dei presenti, in particolare della mamma di Luca, Tamara, che non ha mai distolto lo sguardo dalla bara bianca del figlio.

Tra i tantissimi fiori, quasi tutti bianchi, che riempivano la chiesa, c'era un cesto dell'Istituto Besta di Civita Castellana, la scuola frequentata da Luca. Tra i banchi, con gli occhi lucidi i suoi compagni di classe e alcuni insegnanti.

All'uscita della bara dalla chiesa, si è levato l'ultimo fragoroso applauso e il lancio di palloncini bianchi e neri. Subito dopo, la salma del ragazzo è stata trasportata a Viterbo per essere cremata. Infine sarà tumulata nella tomba di famiglia a Castel Sant'Elia.

 

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