VITERBO - L’assassino di Brunilda Hoxa è stato trasferito al carcere di Mammagialla,a Viterbo. Ricoverato al policlinico Gemelli di Roma subito dopo l’omicidio della compagna, Agaj Asilan,  53enne, visto il miglioramento delle sue condizioni di salute, è stato tradotto presso il penitenziario viterbese, dove a giorni sarà ascoltato dal gip Salvatore Fanti, che ha già convalidato l’arresto per omicidio volontario. Era stato portato in ospedale subito dopo l’omicidio della compagna il 53enne di origine albanese. Quel pomeriggio dell’11 novembre infatti, dopo averla uccisa, Asilan ha chiamato i carabinieri per costituirsi e poi ha tentato il suicidio ingerendo candeggina e tentando di tagliarsi le vene.

Gli investigatori considerano l’interrogatorio un passaggio fondamentale per individuare il movente del delitto. I due vivevano insieme da poco più di un mese. Nessuno dei vicini di casa li ha mai sentiti litigare e la donna, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, sembrava serena.

Brunilda Hoxa, 31 anni, è morta dopo che il compagno le ha inflitto diverse coltellate al ventre e alla gola e oggi è in programma l’autopsia sul corpo della donna, madre di tre figli. L’ispezione cadaverica sarà eseguita nel cimitero di San Lazzaro dal medico legale Giorgio Bolino, incaricato dal pm Chiara Capezzuto, titolare del fascicolo.

Nel 2001 Asilan aveva ucciso a picconate la moglie con la quale era sposato da 20 anni. Condannato a 16 anni di carcere in primo grado e a 14 anni in Appello, era tornato in libertà nel 2012, dopo aver scontato 9 anni. Poco più di un mese fa si è materializzato a Sutri, dove viveva con Brunilda e due dei suoi tre figli nati da un precedente matrimonio (il terzo è tornato in Albania e vive con i nonni materni). Poi, apparentemente senza alcun motivo, come aveva fatto 13 anni fa con la moglie, ha accoltellato la giovane compagna e, dopo aver avvisato i carabinieri, ha tentato il suicidio.